Si è molto discusso, e si continua a discutere, della scomparsa dei bambini down. Il fatto è che la trisomia 21, il difetto congenito che porta alla nascita di bambini con la sindrome di Down, è diagnosticabile a livello prenatale grazie all’analisi del liquido amniotico e che è venuta consolidandosi la routine di esami come l’amniocentesi che consentono una diagnosi prenatale del difetto e un eventuale, conseguente ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza. Grazie ad Eurocat, il network dei registri europei per la sorveglianza epidemiologica delle anomalie congenite, siamo in grado di seguire l’andamento, dagli inizi degli anni ’80 dello scorso secolo, allorché le tecniche di diagnosi prenatale iniziano a prendere piede, dei casi di anomalie congenite, tra cui appunto la trisomia 21, distinti in nascite, morti fetali e interruzioni volontarie di gravidanza.
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