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L'atterraggio su Marte della sonda della Nasa, in diretta
Occhi e orecchi su Marte, stasera si fa la storia
La missione è stata progettata per esplorare un antico delta del fiume alla ricerca di tracce di vita marziana. La sonda ha in dotazione anche dei microfoni per registrare la prima nota audio di un atterraggio su un altro mondo
Mi piace cominciare con un po’ di suspense. Non è mai facile atterrare su Marte: pensate che, considerando tutte le missioni, soltanto il 40 per cento ha avuto successo. E, ad oggi (incrociamo le dita), la Nasa è l’unica le cui missioni siano sopravvissute a uno “sbarco” su Marte.
Stasera gli ingegneri responsabili della missione Perseverance passeranno momenti indimenticabili: si unirà ad altre missioni interplanetarie giunte da poco. La sonda Hope degli Emirati Arabi che è entrata in orbita il 9 febbraio e la sonda cinese Tianwen-1 atterrata in superficie il 10 febbraio, con al seguito un robottino che farà qualche uscita in giro tra le rocce. Marte, sarà pure zona rossa, ma almeno permette l’assembramento di sonde.
In questa foto del 17 dicembre 2019, resa disponibile dalla Nasa, gli ingegneri monitorano un test di guida per il rover Mars Perseverance al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California.
Partenza della sonda al Amal, la missione su Marte degli Emirati Arabi
Partenza della sonda al Amal, la missione su Marte degli Emirati Arabi
Partenza della sonda al Amal, la missione su Marte degli Emirati Arabi
Una guardia provata vicino a una replica del lander marziano cinese in mostra in un centro commerciale a Pechino, lunedì 20 luglio 2020 (foto AP / Andy Wong)
L’atterraggio di Perseverance avverrà in diretta planetaria; Perseverance in italiano si può tradurre con tenacia, accanimento, caparbietà: insomma un “rompiscatole” si affaccia sul pianeta rosso.
La sonda ha in dotazione anche dei microfoni per registrare la prima nota audio di un atterraggio su Marte: per la prima volta saremo in grado di vedere e sentire com'è atterrare su un altro mondo.
La sonda ha un robottino radiocomandato (un rover automatico) guidato da un piccolo drone elicottero e quindi sarà poetico pensare di percepire il rumore delle ruote del rover che scricchiolano sulla superficie marziana e perché no, magari il fruscio del vento.
La missione è stata progettata per esplorare un antico delta del fiume – battezzato cratere Jezero – alla ricerca di tracce di vita: raccoglierà campioni di roccia per poi – chissà – portarli indietro con una futura missione, magari con equipaggio umano, di ritorno sulla Terra.
Come insegna il film The Martian, i segnali impiegheranno più di 11 minuti per viaggiare tra la Terra e Marte: le 6 telecamere che registreranno l’atterraggio non lo trasmetteranno in tempo reale anche perché la Nasa ha bisogno di raccogliere dati scientifici e non di occupare la banda di trasmissione con un filmato che farà il giro del mondo in pochi istanti. Vivremo in un limbo in cui sta succedendo qualcosa che è già successo.
Una cosa è certa: il coprifuoco non vale per tutto il sistema solare. Occhi e orecchi su Marte, stasera si fa la storia!
cattivi scienziati
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