Mosca annuncia il primo sito produttivo del vaccino russo nell'Unione europea: l'Adienne di Caponago, una piccola azienda che non ha mai prodotto vaccini e non ha ancora le autorizzazioni dell'Aifa. Cosa non torna. E perché l’Europa non si fida
L’annuncio è clamoroso e spunta fuori dal nulla: “Firmato l’accordo tra il fondo governativo russo e la società Adienne Pharma&Biotech per la produzione in Italia del vaccino Sputnik V”. Dopo alcuni mesi di trattativa, e grazie al supporto della Camera di Commercio Italo-Russa, in Lombardia dovrebbe sorgere dunque un sito produttivo del vaccino russo. Come spiegato dal presidente di Adienne, Antonio Di Naro, a partire da giugno-luglio partirà la produzione di 10 milioni di dosi nello stabilimento di Caponago, vicino Monza. L’Italia si appresterebbe quindi a diventare la prima sede di produzione del vaccino anti Covid russo in Europa. Questi i fatti. A questi si accompagnano però diversi dubbi.
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