sognando di stare lassù
Ingenuity, il primo elicottero su Marte e perché non sarà semplice farlo volare
Il dimostratore tecnologico della Nasa ha un compito molto importante: sperimentare il volo a motore su un altro pianeta, con un'atmosfera molto più rarefatta e una gravità più bassa
Dovremo aspettare ancora qualche giorno per veder volare il primo elicottero su Marte. Ingenuity, così si chiama il piccolo gioiellino della Nasa, è arrivato su Marte a bordo della sonda Perseverance: per gli effetti della pandemia sembra passato un anno ma era solo il 18 febbraio quando in diretta mondiale abbiamo assistito alla discesa su Marte. Grande come un pallone da calcio, Ingenuity sarà il primo oggetto motorizzato a sfidare le leggi del volo al di fuori della Terra (escludendo i palloni sonda russi e i moduli lunari che però erano simili a dei razzi).
Ingenuity, del peso di circa 2 chilogrammi e un’altezza di 48 centimetri, è un dimostratore tecnologico dotato di sensori di navigazione e fotocamere ad alta risoluzione. Ha un compito molto importante: dimostrare che il volo a motore sia fattibile su un altro pianeta.
Il test preliminare si è concluso in anticipo e la Nasa, a causa di un’anomalia durante alcuni test sulle eliche, ha rimandato il primo volo a mercoledì 14 aprile.
Volare su Marte non è come volare sulla terra: l’atmosfera marziana è appena l’1 per cento di quella terrestre. Ciò significa che a parità di superficie alare o di spinta, su Marte ci sono “meno molecole” da spostare. D’altra parte l’attrazione gravitazionale marziana è decisamente più bassa, quasi il 40 per cento più bassa di quella terrestre. Vuol dire che se un uomo pesa 80 chili sulla bilancia terrestre, su Marte ne peserebbe 30. Quindi anche uno come me potrebbe saltare in alto fino a 2 metri, sto sognando, scusate.
Questo per dire che volare su Marte non sarà semplice come abbiamo imparato a fare bene sulla terra da più di 100 anni (1903 – Fratelli Wright) e ancor prima con i Fratelli Montgolfier (1783): quindi ci vogliono sempre dei fratelli per sfidare il volo direte voi; insomma incrociamo le dita perché a ‘sto giro non ci sono dei Fratelli Ingenuity dietro l’elicottero motorizzato.
Certamente per la prima svolazzata ci si accontenta di poco. Il primo volo di Ingenuity non supererà i 3 metri d’altezza e durerà meno di 40 secondi. Quindi un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità ma un piccolo passo (e breve se possibile) anche per l’elicottero.
Come potete immaginare, l’elicottero stesso è stato realizzato con delle eliche in fibra di carbonio “sproporzionate” rispetto al corpo, molto più lunghe e larghe: pensate che i rotori stessi gireranno a qualcosa come 2.500 giri al minuto per farlo decollare. Per contro, sulla Terra le pale di un normale elicottero per passeggeri girano a 450/500 giri al minuto. Al Jet Propulsion Laboratory (JLP) hanno fatto numerosi test imitando le condizioni fisiche, climatiche e atmosferiche del pianeta rosso per cui tutto fa ben sperare.
Su Marte, poi, fa molto più freddo: nel cratere Jezero la temperatura raggiunge facilmente i -90°C, motivo per cui l’elicotterino ha in dotazione un termosifone per evitare il congelamento della strumentazione.
Non è tutto: data la distanza, un qualsiasi comando di volo dalla terra impiega 15 minuti per arrivare su Marte. Ingenuity eseguirà la sua missione in autonomia e si orienterà durante il volo con la sua fotocamera di navigazione: la Nasa ci farà avere tutto tranquilli, non vorremmo perderci dei meme per nulla al mondo.
Per ora tutti i test su Marte sono andati bene: i pannelli solari sono correttamente in funzione e i test iniziali di rotazione sono andati come previsto, seppur con qualche piccola anomalia ma del tutto o quasi rientrata.
Insomma qui sulla terra non vediamo l’ora di fare una valigia, prendere aerei e viaggiare in compagnia: su Marte si vola già. La Nasa ha da sempre un tempismo perfetto.
Cattivi scienziati
Il senso dell'obbligo per i vaccini
cattivi scienziati