vecchie storie
La costituzionalista Ginevra Feroni vuole un dibattito sui vaccini che c'è già
Chiede che si parli della sicurezza delle somministrazioni contro il virus, ma l'Ema e l'Aifa aggiornano costantemente i monitoraggi
“Mi chiedo come sia possibile che non si sia ancora aperto nel Paese un dibattito ufficiale, laico e trasparente, sugli effetti avversi da vaccino. La scienza come ‘Verbum’ è un ossimoro. Essa cresce e si nutre proprio di dubbio e di confronto”. Questo il tweet pubblicato oggi da Ginevra Cerrina Feroni, costituzionalista dell’Università di Firenze e vice presidente dell’autorità garante della privacy. Parafrasando Roberto Benigni ne “La vita è bella” verrebbe da risponderle: “Buongiorno principessa!”. Un dibattito sul tema degli eventi avversi dei vaccini è stato aperto contestualmente all’approvazione degli stessi da parte degli enti regolatori. Nel corso dell’intera campagna vaccinale a livello europeo l’Ema ha provveduto a pubblicare periodici report mensili sulla sicurezza dei vaccini rendendo noti gli effetti avversi segnalati. In parallelo poi, la stessa agenzia europea del farmaco ha costantemente portato avanti in maniera trasparente approfondimenti su specifiche problematiche segnalate a seguito dei vaccini per provarne a stabilire l’eventuale nesso causale.
A livello nazionale, lo stesso lavoro è stato condotto dall’Aifa che aggiorna costantemente il suo monitoraggio sulla vaccinovigilanza segnalando l’incidenza e la tipologia degli eventi avversi segnalati. Lavoro che viene ripreso e approfondito anche dall’Istituto superiore di sanità. Se tutto questo non bastasse, aggiungiamo che con l’approvazione del decreto sostegni ter dello scorso marzo è stata estesa anche alle vaccinazioni contro il Covid la disciplina di riconoscimento di un indennizzo per le lesioni o infermità, menomazione permanente dell'integrità psico-fisica o decesso, ai casi in cui l'evento riguardi soggetti non tenuti all'obbligo della vaccinazione in oggetto. Il tema è stato dunque non solo costantemente affrontato, ma anche aggiornato in totale trasparenza sia sotto il profilo scientifico che in quello giuridico.
Alla luce di tutto questo, il tweet delle costituzionalista lascia quindi un sentore di polemica fine a se stessa. Se non altro per via del fatto che Ginevra Cerrina Feroni non è nuova a certe esternazioni. Già in passato aveva mosso critiche ai vaccini che andavano ben oltre il perimetro del diritto. Sempre su Twitter, il 29 marzo 2021 criticando l’ipotesi di introdurre l’obbligatorietà dei vaccini contro il Covid sottolineava come “ad oggi, si ignorano gli effetti sul medio-lungo termine”. Un argomentazione scientificamente debole che manca di prendere nella dovuta considerazione anche l’altra faccia della medaglia: l’esperta di diritto ha forse certezze sugli effetti a medio-lungo termine del Covid sull’organismo? E ancora, il 16 giugno dello scorso anno, rilanciando il contenuto di un tweet dell’europarlamentare Francesca Donato, di note simpatie no vax, Ginevra Cerrina Feroni definiva come “non più procrastinabile una riflessione giuridica complessiva e scientificamente laica sui vaccini ai minori”. Insomma, ben venga il dubbio ma l’impressione è che per la costituzionalista questi siano costantemente di critica verso i vaccini.
Cattivi scienziati