Un fumetto di James Gillray del 1802 sulla vaccinazione contro il vaiolo (dettaglio) 

cattivi scienziati

Viaggio nell'universo parallelo delle pseudoscienze

Enrico Bucci

La bufala sui vaccini che modificano il Dna. Il caso dell'editore Hilaris Publishing Srl e la solita immondizia No vax della cospirazionista Stephanie Seneff

Affidereste la pubblicazione di un vostro scritto ad un editore scientifico online, sul cui sito si parla di un comitato editoriale "comprendente autori di fama e accademici che esaminano attentamente lo stesso e offrono i loro suggerimenti per le improvvisazioni, prima di pubblicarli nella forma finale”?

 

Perché questo, letteralmente, è quanto si legge nel sito di uno dei tantissimi editori scientifici predatori, chiamato Hilaris Publishing Srl.

 

Hilaris, nomen omen: ci sarebbe da ridere, se non fosse che la solita Stephanie Seneff ha prodotto il suo ennesimo pezzo di immondizia, non diverso da quello qui discusso a dicembre scorso, e questa immondizia, come fosse una preparazione raffinatissima, è immediatamente ingollata da tutti i diversamente pensanti cui viene propinata da individui come certi dentisti sospesi che scrivono “Il codice genetico inoculato con i sieri mRna potrebbe integrarsi nel Genoma umano. Ora è Letteratura Scientifica!”.

 

Letteratura Scientifica, con le maiuscole, si intende; perché tutta quella restante, pubblicata su Nature, Lancet o altre rivistucole, la quale sostiene i benefici dei vacicni a Rna, tutta quella, dicevo, cosa volete che sia – al masismo merita le minuscole.

 

Di quale letteratura si avvalgano gli oppositori dei vaccini, e se sia scientifica, potete immaginarlo tutti.

 

Proviamo tuttavia per un momento ad entrare nell’universo parallelo delle pseudoscienze, ignorando la vera letteratura fatta da editori scientifici i quali, pur non riuscendo a impedire errori, frodi e manipolazioni come si conviene, tuttavia non confondono certo nel presentarsi “improvisations” per “improvements”, rendendo ovvio il significato di nomi come “hilaris Srl”.

 

Proviamo pure a ignorare che gli autori dell’ultimo mucchietto di parole contro i vaccini, rigorosamente formulate come ipotesi prive di dati, non siano la solita mai stanca cospirazionista Seneff, insieme ai suoi soliti coautori che abbiamo già trovato nel famigerato pezzo del 2022, cioè il noto antivaccinista autore di altri autore di articoli contro la vaccinazione poi ritrattati Peter McCullough, il naturopata Greg Nigh che pretende di curare il cancro con le sue sciocchezze e l’unico con qualche titolo appropriato, Anthony Kyriakopoulous, che però continua ad associarsi con individui quali quelli appena elencati.

 

Ignoriamo chi siano gli autori, e proviamo ad esaminare le conclusioni del minestrone di parole senza ombra di dati che ci propinano per l’ennesima volta.

 

Cominciamo dalla prima affermazione, quella che riguarda la presunta prova della integrazione nel Dna dei vaccini, con un meccanismo mediato da elementi detti LIine-1: lo studio cui si fa riferimento è non solo stato criticato per abbondanti ragioni tecniche sulla stessa rivista che lo ha pubblicato, ma soprattutto le conclusioni ancora ripetute da Seneff e soci sono state invalidate dagli stessi autori del lavoro originale. Per queste ragioni, nessuna retrotrascrizione è stata dimostrata in cellule di epatoma né tantomeno può essere messa “indubitabilmente” alla base di eventuali effetti neurologici avversi dei vaccini, come con la solita stolidità pleonastica sostengono Seneff e soci nelle conclusioni del loro ilare lavoro pubblicato da Hilaris Srl.

  

Si passa poi, sulla base delle false premesse di integrazione della sequenza del vacicno nel genoma di cui sopra, a richiedere come al solito i test di genotossicità sui vaccini; non sembra trovare una via per certi neuroni il piccolo particolare che, per esempio per Moderna, a pagina 50 del rapporto di approvazione EMA (https://www.ema.europa.eu/en/documents/assessment-report/spikevax-previously-covid-19-vaccine-moderna-epar-public-assessment-report_en.pdf) si specifichi come tali dati siano stati forniti e che questo fatto sia stato ripetuto ai pappagalli che ripetono la richiesta da quasi due anni.

 

A completare l’analisi delle conclusioni degli autori, essi riconoscono – deo gratias! – di aver scritto qualcosa di meramente speculativo, ma il problema è che non si accorgono di come, tanto per riassumere ancora il concetto, le loro speculazioni partano da dati falsi e assunzioni improprie, e non possono che portare ad affermazioni non supportate.

 

Gli autori infine, forse per atteggiarsi a pensosi e seri scienziati preoccupati per le sorti dell’umanità, chiedono ulteriori ricerche, una chiusura standard di ogni lavoro di Seneff su qualsiasi argomento (giacché le sue non possono essere considerate tali); per fortuna, i vaccini a Rna sono oggigiorno il singolo prodotto uscito dalle aziende farmaceutiche più testato, considerando il numero di prove cliniche indipendenti in cieco, il numero di gruppi di ricerca coinvolti e il numero di pazienti esaminati.

 

Dunque grazie del suggerimento, c’è sempre bisogno di nuovi studi e certamente la farmacovigilanza va mantenuta e i meccanismi in grado di produrre qualche raro danno sono in studio; al pubblico preoccupato, però, chiedo per carità di smetterla di chiedere di esaminare immondizia prodotta da chi, in tutta la sua carriera, non ha fatto altro che tirarne fuori di nuova, su ogni argomento, lucrando sulle paure della gente.

 

Siamo seri, e lasciamo Hilaris Srl alle sue ilari pubblicazioni.

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