l'analisi
Troppe concause ignorate quando si parla di cambiamenti climatici
L’ultima novità nella strategia dei manipolatori di massa è quella di unificare i due così detti terrorismi, quello del Covid e quello del clima. Così ci si dimentica della fisica, per privilegiare una pseudoscienza
Dunque, l’esaltato Angelo Bonelli vuole mettermi in gattabuia. Ma io devo ringraziarlo per due ragioni. La prima è che l’ottusità, per non dire di peggio, esce finalmente allo scoperto nella sua riconoscibile interezza. Così i grandi cervelli, i super-intelligenti finalmente capiranno a che punto di bassezza la loro ignavia, omertà e conformismo al pensiero unico hanno portato il paese, e non solo. La seconda ragione per ringraziarlo è che mi costringe ancora una volta a precisare il mio pensiero sul clima, ma da scienziato, precisando che sì sono negazionista, ma solo nel senso che nego che lui e i suoi accoliti siano persone assennate.
Ho promesso ai lettori del Foglio, che da tempo benevolmente mi ospita, di essere “sperimentale” non solo nella fisica ma anche nella varia umanità, facendo conoscere solo le vicende che mi hanno coinvolto personalmente in questi ultimi anni, senza appoggiarmi a opinionisti esterni o a “ipse dixit” di alcun genere. Così mi propongo di procedere ora.
L’ultima novità nella strategia dei manipolatori di massa è quella di unificare i due così detti terrorismi, quello del Covid e quello del clima. Loro pensano che sommando i “terrorismi” si assicureranno la vittoria finale verso la quale sono già ben avviati, con tutto l’armamentario dell’azzeramento della CO2, del 98 per cento di colpa dell’uomo, della transizione totale verso le rinnovabili, di auto-elettrica e di cappotti di case obbligatori. Ma non fanno i conti con la fisica, la fisica dell’aerosol, delle nubi, della radiazione in atmosfera, con la meteorologia dinamica, una fisica comune ai due ambiti, una fisica della quale non sanno nulla. Una fisica purtroppo ignorata anche dalla maggior parte dei fisici, che purtroppo pensa di poterne parlare con autorevolezza senza averla mai veramente praticata.
Cominciamo dal Covid. In questo caso la fisica è quella delle goccioline evaporanti, siano esse goccioline di nube che di starnuto, tosse, canto o parlato. La rapidissima evaporazione della goccioline (tanto più rapida quanto più piccola è la gocciolina) lascia un residuo solido minutissimo che può sfuggire anche alla mascherina e comunque è presente nell’ambiente sia indoor che outdoor. E’ il contagio per aerosol, ignorato dai medici a favore del metro di distanza, dei fomiti (contatto diretto con superfici). I politici si sono affidati solamente ai medici (vedi composizione del Cts) e così è interamente mancato il controllo sia negli ambienti chiusi (ospedalieri in primis) che in esterno. Le aree di ricerca del Cnr (ove sono i microscopi elettronici a basso potenziale adatti alla osservazione del fragile virus) sono rimaste chiuse quando avrebbero dovuto lavorare giorno e notte. Questo avrebbe dovuto essere lo scandalo, non mettere sotto accusa i politici che affrontavano un nemico nuovo per la prima volta o mettere sotto accusa chi ha messo a punto vaccini a tempo di record, che hanno permesso di salvare tante vite. Mia esperienza personale: ignorato il mio articolo sul Messaggero del 12 aprile 2020, proibizione ai giornalisti di intervistarmi etc etc. Sono seguiti tempi di persecuzione indiretta e di ostilità diretta (altra storia).
Proseguiamo coi cambiamenti climatici, tema più attuale e dalle conseguenze se possibile ancora più tragiche. Dal 1988, anno di costituzione dell’Ipcc, è iniziata una interazione fra Nazioni Unite (attraverso l’Organizzazione meteorologica mondiale, Omm o Wmo) e scienziati nominati dai 194 governi dei paesi che devono coordinare i rispettivi servizi meteorologici. Cop (Conferenze delle Parti) dopo Cop il risultato è che viene riposta fiducia nei modelli numerici di clima. Ma in questi è ignorata la fisica, quella stessa fisica dell’aerosol e delle nubi, che studia l’interazione della radiazione, solare e terrestre, con particelle, goccioline e cristalli di nube. La radiazione in atmosfera come bilancio tra flussi di fotoni solari entranti e infrarossi uscenti è il cuore del sistema climatico.
Poi ci sono altri aspetti concomitanti ancora poco conosciuti, come il flusso di calore dall’interno della Terra, il degassamento della crosta terrestre e l’immissione dei gas da parte dei vulcani, l’interazione oceano-atmosfera. I risultati dei modelli sono quindi solo scenari privi di attendibilità, quanto a previsione dell’evoluzione del clima. Ma la continua reiterazione su tutte le piattaforme e media del mantra “lo dice la scienza” e “il 98 per cento del riscaldamento è causato dall’uomo” (macché variabilità solare o effetto gravitazionale degli altri pianeti, tutte sciocchezze). Eccoci al ricongiungimento dei due ambiti, pandemia e clima. Di comune ai due casi c’è l’ostilità alla vera scienza, mentre viene privilegiata la pseudoscienza pilotata dalla politica e dalla finanza mondiali.
E’ bene studiare le diverse modalità con le quali il danno planetario è stato perpetrato nei due casi. Nel caso della pandemia sono stati prodotti provvedimenti spesso inefficaci, in Italia e nel mondo, ma comunque limitati al dilagare della pandemia. Nel caso del “riscaldamento globale” non si manifestano ancora compiutamente le gravi conseguenze delle scelte di fondo dell’umanità, già operanti nella colpevolizzazione dei bambini nelle scuole, nell’abbandono immediato dei punti di forza economici, con conseguente dilagare della povertà, nella perdita di democrazia a favore dell’attuale imperante dittatura dei giornalisti e dei media consociati.
Infine una esortazione: quella a giudicare tema per tema, non donarsi in toto alle visioni proposte. E’ il momento di usare la ragione senza sposare alcuna corporazione particolare. Ad esempio c’è chi sostiene lodevolmente la critica al catastrofismo climatico imperante ma sui vaccini ha una opposizione che bisogna contenere, riconoscendo loro il grande merito di avere arginato l’epidemia in tempi relativamente ridotti. Siamo in un momento cruciale per le scelte di fondo. Speriamo in bene.
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