Cattivi scienziati
Quantofuffa: dal mondo dei quanti a Wanna Marchi
Lo studio della biologia quantistica è stato ritardato di cinquant'anni a causa degli imbrogli di pseudoscienziati che la usavano per giustificare qualsiasi amenità
In questo periodo, sto cercando di recuperare il mio ritardo nel settore della biologia quantistica, ovvero l’applicazione della meccanica quantistica alla descrizione di alcuni fenomeni disparati, ma importanti, della biologia molecolare. La fotosintesi, la respirazione, la catalisi enzimatica e la mutazione spontanea del DNA sono tutti ambiti in cui vi è un gran fermento di teorie e dati, a partire dal 2000 in poi; e vale la pena di aggiornarsi, per confrontarsi con le frontiere della materia. Tuttavia, le idee di base e soprattutto la necessità di ricorrere alla meccanica quantistica, quando si cominciano ad indagare i meccanismi della biologia a livello dell’effetto dello spostamento di singoli protoni, elettroni e così via, è stata avvertita almeno dagli anni ’60 del secolo scorso (e anche da prima, se pensiamo all’ “ordine dall’ordine di Schrödinger); eppure, vi è stata una resistenza fortissima, tanto dei fisici quanto dei biologi, che è durata un cinquantennio, prima che si cominciasse ad indagare sul serio.
Certo, la decoerenza in un sistema biologico è un ostacolo formidabile, che può a priori suggerire di abbandonare l’idea di trovare qualsiasi fenomeno non descrivibile classicamente o con approcci semi-classici; ma questo è lo stesso ostacolo che non ha fermato la ricerca di computer quantistici capaci di operare a temperatura ambiente, oppure l’indagine sulla bussola magnetica che consente ad un pettirosso di orientarsi con il debolissimo campo magnetico terrestre.
Il problema, mi sembra, è stato un altro, e di un tipo completamente al di fuori della scienza: l’invasione dell’immondizia pseudo-quantistica, la quantofuffa che, non senza colpe persino dei fondatori della meccanica quantistica, ha pensato di introdurre nel linguaggio comune termini, idee ed analogie sballate per giustificare qualunque amenità. Visto il successo della pseudoscienza, della pseudofilosofia e perfino direi della pseudoretorica che hanno fatto violenza alla fisica e hanno sparso ovunque a piene mani sciocchezze che servivano da impalcatura a vecchie, amatissime, obsolete e relitte credenze di ogni genere, è giunto poi presto uno stuolo estesissimo di malfattori di ogni genere che hanno sfruttato le parole ambigue dei primi pionieri della quantofuffa, per ottenere un risultato concreto: vendere ogni sorta di vuota scatola, trattamento e discorso, usando quel linguaggio e quella nebulosa di sciocchezze.
Questo ha reso ogni ricercatore molto cauto e sospettoso nei confronti anche della semplice costruzione sintattica, per cui la biologia quantistica è stata tenuta in quarantena per molto più tempo di quanto si dovesse.
Perfino oggi, nei libri che descrivono alcuni risultati interessanti ottenuti in laboratori all’avanguardia in tutto il mondo, gli autori si premurano di anticipare nelle loro prefazioni la condanna dell’esoterismo quantistico invalso da decenni, quasi a doversi scusare anticipatamente e a mettere in guardia il lettore dalla marmaglia pseudoquantistica.
Del resto, la marea di frodi di ogni genere è esplosa, in un processo diffusivo che non ha risparmiato nessun campo. Già una quindicina di anni fa, si potevano leggere pagine deliranti sul “vino quantistico”; ma il peggio, come spesso succede per la pseudoscienza, è il sorgere di un lucroso mercato di pseudomedicina.
Una ricerca su Amazon di una frase senza senso come “analisi magnetica 3 in 1” dà per esempio una vasta lista di prodotti, fra cui un “analizzatore di sub-salute di terapia quantistica, per l'analisi della salute 54 rapporti della macchina di risonanza biologica”; il tutto al modico prezzo di 406 euro.
Una scatola con cavi e una sorta di primitivo monitor, apparentemente collegabile ad un PC, è mostrata dicendo che “Sulla base di anni di ricerca su miliardi di casi clinici, molti esperti medici e informatici hanno inventato monitor quantistici per la salute”, come quello mostrato, che produce una analisi che “ti dirà la tua salute entro un minuto. Puoi ripetere l'analisi con la tua famiglia e rimanere informato sulla tua salute. E ottieni una descrizione completa del rapporto sanitario in modo semplice e pratico.” Incredibilmente, vi sarebbero anche delle controindicazioni, specificate così: “Non testare la stessa persona due volte a settimana. Modello Normale. Modello umano.”
Ho naturalmente segnalato la cosa ad Amazon, anche se con poche speranze; viene però da chiedersi quanto e come sia possibile regolare almeno nel nostro paese il compimento di simili truffe, che naturalmente non sempre sono così palesi, ma che chiunque abbia un minimo di familiarità con materie scientifiche riesce agevolmente a stanare.
O forse aveva ragione Wanna Marchi?