Fra poco maturi
Tra due giorni inizieranno gli esami di maturità del 2019, i primi dopo la riforma del governo gialloverde. Numeri da conoscere per non arrivare impreparati alle prove
Tra due giorni, mercoledì 19 giugno, inizieranno gli esami di maturità 2019. Gli alunni del quinto anno delle scuole superiori quest’anno dovranno affrontare i cambiamenti introdotti dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) con la riforma del 2017, parzialmente corretta alla fine dello scorso anno. Pillole di Camilla Campita, Beatrice Tabacco, Anna Paola Valensise.
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Gli studenti iscritti quest’anno all’ultimo anno dei licei e degli istituti tecnici e professionali che si apprestano ad affrontare l’esame di stato, un record per l’ultimo decennio. Non tutti saranno ammessi (nel 2018 circa 20 mila non avevano superato gli scrutini finali) ma quest’anno si potrà ottenere il lasciapassare per l’esame anche con una singola materia insufficiente.
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Le prove scritte della maturità di quest’anno (la prima di italiano, la seconda legata all’indirizzo di studio), una in meno rispetto all’esame precedente: abolita la terza prova che consisteva in dieci domande su tutto il programma.
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Le tipologie della prima prova scritta che gli alunni sono tenuti a scegliere, sette nel complesso le tracce. A differenza degli anni precedenti è stata esclusa la tipologia B, ovvero la redazione di un saggio breve o articolo di giornale. Le opzioni sono: l’analisi del testo, con due tracce che possono essere un brano di prosa o uno di poesia di un autore italiano vissuto in un periodo compreso tra l’Unità d’Italia e oggi; il testo argomentativo, che presenta tre tracce di ambito artistico, letterario, filosofico, storico, economico, sociale, tecnologico, scientifico; e infine il tema di ordine generale con due tracce che affrontano argomenti di attualità.
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Il punteggio massimo che si può raggiungere in ciascuna delle prove scritte e nell’orale. Per quest’ultimo gli alunni non dovranno più presentare la tesina, ma dovranno scegliere una delle tre buste contenenti testi, documenti, esperienze e progetti sulla base delle proprie competenze e conoscenze. Inoltre vi sarà una parte del colloquio in cui l’alunno dovrà esporre la propria esperienza di alternanza scuola lavoro svoltasi durante il terzo e quarto anno. L’ultima parte verterà su “Cittadinanza e Costituzione” e sulla discussione delle prove scritte.
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I crediti massimi, guadagnati attraverso la media scolastica, che si possono ottenere alla fine del triennio e che costituiscono il 40 per cento del risultato finale.
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