Da Cambridge a Oxford. Didattica e distanza non vanno d’accordo. Ci sarà un ricasco estetico, erotico e sessuale, un grande riaccomodamento dell’editoria universitaria, un riassesto delle conoscenze sperimentate fin qui. Che botta!
Con Cambridge o Oxford distanziate nell’insegnamento, virtuali, senza studenti e professori se non come eventuali inquilini piuttosto solitari agganciati a un laptop, nessuno tornerà più a Brideshead, nessuno più giocherà quel gioco angelico e assassino di simulazione, adulazione, amicizia, emulazione e conversazione, un gioco a sfondo erotico con qualcosa di ferale, forse di belluino, un gioco di ubriachezza, solidarietà amore e odio, che nella realtà e nel romanzo di Waugh era il complemento gotico dell’educazione universitaria, nel college, prima di tutto un’educazione sentimentale. Il virus lascerà quindi, oltre ogni altra cosa, un rimpianto letterario.
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