Roma. “Per capire le difficoltà basti pensare che in Italia si producono 200 mila banchi all’anno mentre in soli due mesi ne abbiamo reperiti 2 milioni e 400 mila”. Così Giuseppe Conte, intervistato dal Fatto quotidiano, espone uno dei punti strategici del governo per garantire il rientro a scuola “in sicurezza”. Ma così il presidente del Consiglio vende la pelle dell’orso prima di averlo ucciso. Perché a oggi sull’ormai celebre bando per i banchi scolastici non c’è chiarezza su nulla. E, per come la vicenda è stata gestita finora, è quantomeno un azzardo fare affidamento sulle dichiarazioni più o meno ufficiali del commissario straordinario Domenico Arcuri.
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