“In Italia, in questo momento, la condizione epidemiologica rende possibile la riapertura delle scuole in sicurezza e serenità. Possiamo essere una guida per il resto del mondo ma serve responsabilità collettiva”.
Roma. “Dobbiamo abituarci a una diversa modalità di vita, ma è possibile fare tutto, all'interno di questa cornice”. Lo dice Alberto Villani, presidente della Società italiana di Pediatria, direttore del Dipartimento di Pediatria generale e Malattie infettive dell'Ospedale pediatrico Bambin Gesù e membro del Comitato Tecnico Scientifico, e lo dice nel momento più complicato della ripresa. La scuola sta lì, lungo una linea di orizzonte vicina, come simbolo della vita che riparte dopo il Covid, ma anche come spauracchio di immobilità, e come imbuto in cui finiscono, mischiate in quantità variabili a seconda del momento, paure e sospetti, speranze e illusioni. Il confine tra l'impossibile e il possibile, quando si parla di riapertura scolastica, è labile e cangiante.
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