Jeff Bezos, ceo di Amazon, aveva lanciato l’idea delle scuole in giro per l’America qualche anno fa. Aveva raccontato che avrebbe voluto dare ai figli di famiglie con difficoltà economiche la possibilità di ricevere un’istruzione, magari di impronta montessoriana, come l’ha ricevuta lui o anche Larry Page e Sergey Brin di Google, e ai genitori la possibilità di avere un posto gratuito e di qualità in cui lasciare i bambini durante le ore di lavoro. In questi anni ha continuato a lavorare al progetto e martedì, con un post su Instagram, ha annunciato l’apertura di una scuola a Des Moines, Washington, e sarà la prima di una serie di istituti che intende inaugurare in quartieri svantaggiati. Si tratterà di una materna, per bambini dai tre ai cinque anni e accoglierà un’aula singola per circa dodici studenti. Jeff Bezos è l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio di almeno 176 miliardi di dollari – in agosto ha superato per pochi istanti i 200 miliardi, diventando la prima persona a varcare quella soglia – è anche il fondatore della compagnia di veicoli spaziali Blue origin e il proprietario del Washington Post e quando ha deciso di lanciare questo progetto scolastico era il 2018, ha messo a disposizione due miliardi di dollari e lo ha fatto con una promessa: applicare il modello Amazon alle scuole. Bezos sostiene che le stesse “ossessioni” che lo hanno portato a realizzare l’azienda di Seattle possono essere applicate a tutto. E come Amazon è cresciuta con “l’ossessione per il cliente”, le scuole del progetto Day 1 Academies Fund devono basarsi sul fatto che il cliente questa volta sarà il bambino.
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