Chiunque abbia seguito il travaglio dentro il ministero dei Trasporti sa bene che, nei lavori preparatori al dpcm del 3 dicembre, quello che avrebbe dovuto regolare la riapertura delle scuole, l’ansia generale non era quella di trovare una soluzione che facesse funzionare le cose. L’approccio era semmai opposto. E cioè: premesso che le cose non funzioneranno, troviamo il modo di scaricare la colpa su qualcuno.
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