Nella notte di martedì una decina di studenti e studentesse del liceo classico Manzoni di Milano ha occupato la scuola e dormito in classe per protestare contro la decisione della Regione Lombardia di procrastinare la didattica distanza fino al 25 gennaio (e poi si vedrà). E’ la prima volta che accade in Italia, e forse nel mondo, che gli studenti occupino una scuola per andarci invece che per andare altrove. Solo per questo la notizia sarebbe clamorosa, a ulteriore dimostrazione che quest’anno di contagi e chiusure ha ribaltato schemi e riti di passaggio che credevamo immutabili. Da “Pinocchio” fino a “Io&Te” di Niccolò Ammaniti, la ribellione contro la scuola passava dal suo rifiuto. La scuola era considerata un’istituzione totale, una gabbia fatta di gerarchie, orari stabiliti, spazi chiusi, compiti in classe e voti, contrapposta alla libertà della strada e della casa.
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