Massimo Antonelli (Cts): "Misure diverse sulle scuole in base alla circolazione del virus"
"Siamo di fronte a una circolazione e una presenza del virus importante", dice il direttore dell'unità di Anestesia e rianimazione del Gemelli
Dalla prossima settimana tutte le scuole - comprese la materna e la primaria - saranno chiuse nelle zone rosse. Resta la facoltà, nelle altre regioni, di chiudere gli istituti se, a livello locale, si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti. È la linea decisa nella cabina di regia a Palazzo Chigi, recepisce in sostanza le indicazioni del Cts, in vista del nuovo dpcm Covid, in arrivo in giornata. “Il consiglio che abbiamo fornito come Cts è questo: va bene tenere le scuole aperte nelle zone gialle, ma bisogna vedere anche come circola il virus in queste zone, tenere presente che noi idealmente vorremmo arrivare al minor numero di casi per centomila abitanti nei sette giorni, ma se questo dato è molto alto bisogna prendere in considerazione l’eventualità, per zone specifiche, di comportamenti diversi, con maggiore didattica in remoto”, dice a Buongiorno, su Sky TG24, Massimo Antonelli, direttore dell'unità di Anestesia e rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato tecnico-scientifico (Cts). "Se la si vuole definire seconda ondata con un ulteriore picco – ha aggiunto - o terza ondata è solo una questione di definizioni, fatto sta che dimostra una circolazione e una presenza del virus importante”.