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il dopo dad

Ritorno a scuola. Tutti i numeri

Francesco Corbisiero

Le classi riaprono nella maggior parte delle regioni. Lezioni interamente in presenza, come auspica il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ma lo spettro della Dad non è del tutto scomparso

La prima ad iniziare è stata la stata la provincia autonoma di Bolzano il 6 settembre, le ultime a cominciare saranno Calabria e Puglia il 20. Tra molte incognite, si ritorna a scuola. Interamente in presenza, auspica il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Neppure lo spettro della Dad è del tutto scomparso dall’orizzonte: in zona arancione e rossa toccherà riaccendere computer, tablet e strumenti digitali per procedere in modalità “smart”. Se l’emergenza è finita, i suoi strascichi continuano. Le prove di ripartenza della scuola nei numeri di Francesco Corbisiero.

 

9,5 per cento

Il tasso di dispersione scolastica registrato nel 2021 e certificato dalle prove Invalsi. Nel 2019 era pari al 7 per cento. Anche per questo si prova a tornare alla normalità: per cercare d’interrompere gli effetti nefasti, su conoscenze e competenze, di quasi due anni di ricorso alla didattica a distanza.

86,11 per cento

La percentuale di personale scolastico vaccinato a ciclo completo aggiornata al 6 settembre scorso, secondo il report settimanale della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Protezione civile, reso pubblico dall’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Finora, il territorio più virtuoso è stato la Campania, quello meno virtuoso la provincia autonoma di Bolzano.

14.000

Il numero di classi sovraffollate, all’interno delle quali non sarà semplice garantire il distanziamento fisico di un metro tra i banchi e di due tra cattedra e banchi. Per riuscirci, servirebbero circa 1.570 nuove aule e 2.826 docenti in più, per un costo complessivo di 300 milioni di euro all’anno.

55.000

Gli alunni che, ogni quindici giorni, si sottoporranno a tamponi molecolari salivari nelle scuole-campione scelte per monitorare l’andamento epidemiologico del Covid-19 tra insegnanti e studenti.

5.833

I mezzi aggiuntivi comprati in questi mesi dagli enti locali per migliorare il servizio del trasporto pubblico, uno dei nodi del rientro a scuola in sicurezza. Sei città metropolitane su 15 hanno confermato i doppi turni di ingresso e uscita tra le 7.45 e le 10.  

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