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Gli studenti di Milano dicono basta alle occupazioni pro Palestina: "Odio verso gli universitari ebrei"
Quattro associazioni hanno pubblicato un documento rivolto alle istituzioni accademiche affinché prendano una chiara posizione "contro le persistenti illegalità". Chiedono la fine delle "occupazioni abusive" e il mantenimento degli accordi con le università di Israele
Chiedono di mettere fine alle "occupazioni abusive" e al contempo di mantenere gli accordi tra atenei internazionali, "a partire da quelli con le università israeliane che rappresentano un’avanguardia nella tecnologia ed in altri campi". Soprattutto, denunciano "una minoranza violenta" e un clima di odio e intolleranza: "Episodi discriminatori di qualsiasi genere ed in particolare verso studenti di fede ebraica sono totalmente inaccettabili e devono essere perseguiti". Sono quattro associazioni studentesche della Statale di Milano, che hanno pubblicato oggi un "Manifesto per il diritto allo studio".
Si rivolgono al magnifico rettore Elio Franzini e al Senato Accademico – che si riunisce oggi – affinché prendano una chiara posizione "contro le persistenti illegalità". La richiesta, spiegano gli studenti di "Siamo futuro-Milano", "Studenti per la libertà", Universitari liberali" e "Ugei - Unione giovani ebrei d'Italia", arriva oggi dopo settimane di occupazioni e proteste che hanno bloccato gli atenei, fino a ridurre gli spazi di formazione e confronto. A Torino, per esempio, si è tornati a fare lezioni online.
Una situazione rispetto a cui, è il sottotesto, le istituzioni accademiche (e non solo) hanno avuto finora un approccio troppo morbido. Per questo gli studenti invocano sforzi concreti e interventi che possano ripristinare il clima di serenità e convivenza che dovrebbe essere proprio delle Università.
Tre in particolare le richieste delle associazioni studentesche: "Liberare gli spazi della nostra università e ridarle un aspetto in cui tutti gli studenti si possano riconoscere, riparando ai danni causati dagli atti di vandalismo che si sono accompagnati a questa occupazione. Creare uno spazio condiviso per un vero dibattito aperto sui grandi temi di attualità, dove tutti gli studenti possano esprimersi liberamente ed alla pari. Mantenere gli accordi in vigore con gli altri atenei a partire da quelli con le università israeliane".
Pur avendo visioni divergenti su quanto sta accadendo in medio oriente e nel mondo, concludono gli studenti nel manifesto, "non possiamo assistere inermi ai danni che una minoranza violenta sta facendo alla nostra università. Noi vogliamo studiare" .
Il testo integrale del manifesto