(foto Ansa)

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La Sapienza resiste ai pro Pal: “La presentazione del libro di Sinwar resta vietata”

Luca Roberto

Il Movimento studenti palestinesi, nonostante la mancata autorizzazione, vuole andare avanti e chiama a raccolta i suoi iscritti. Ma dall'ateneo romano: "Ricordiamo di aver vietato l'evento"

L’hanno ribadito ieri, sui loro canali social: il libro del leader di Hamas Yahya Sinwar lo vogliono presentare lo stesso, nonostante il divieto della Sapienza. Per questo hanno chiamato a raccolta quante più persone possibili, in spregio alle direttive dei vertici universitari. “Nonostante il pericoloso e inaccettabile tentativo di vietare la presentazione di un libro e censurare la libertà di parola in un’università pubblica, riusciremo comunque a portare avanti questo evento”, ha scritto il Movimento degli studenti palestinesi, organizzatore dell’evento alla Facoltà di Fisica della Sapienza con la leader dello stesso Movimento, Maya Issa, e il direttore del giornale online La Luce Davide Piccardo, a cui originariamente l’ateneo aveva dato l’ok. Salvo poi fare dietrofront dopo aver scoperto la natura della presentazione.

 

“Alla luce dei fatti di questi giorni, delle accuse diffamatorie e della campagna di censura che abbiamo subito, questa presentazione è più necessaria che mai. Difendere il diritto alla conoscenza e al dibattito è un dovere di tutti”, scrive il Movimento. Che per questa ragione invita “a partecipare numerosi per affermare il principio che nessun libro deve essere censurato e che l’università deve rimanere un un luogo di confronto e libertà di pensiero”. L’appuntamento, quindi, è per domani pomeriggio non più a Fisica ma all’interno della facoltà di Lettere, dentro al campus centrale della Sapienza che si affaccia su Piazzale Aldo Moro. Ma il tam-tam sui social ha ovviamente fatto indispettire i vertici dell’università, che erano arrivati alla decisione di ritirare l’autorizzazione per lo svolgimento della presentazione nella giornata di giovedì scorso. A precisa domanda del Foglio, l’ufficio della rettrice Antonella Polimeni ci ha tenuto a sottolineare che “in merito alla notizia della presentazione del libro ‘Le spine e il Garofano’ di Yahya Sinwar presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza, diffusa sui canali social da persone esterne all’Ateneo, l’editore del libro e una studentessa di un’altra università, la facoltà ha reso noto, attraverso un post pubblicato sul proprio canale Instagram, di aver vietato l’evento’”. E in effetti subito dopo la nostra richiesta sull’account della facoltà è comparsa una storia in cui si ricorda che la presentazione è vietata, con tanto di simbolo di “divieto”.

 

L’intenzione dell’ateneo, quindi, è quella di non arretrare, anche per non dare l’immagine di un cedimento nei confronti della decisione del Movimento studenti palestinesi di andare avanti, infrangendo il regolamento universitario. E del resto già dicendo no alle continue richieste di boicottaggio nei confronti degli accordi con gli atenei israeliani, negli interventi della rettrice sul clima d’odio che si respira nelle aule, come fatto intervenendo in audizione presso la commissione Segre al Senato, si poteva intuire quale fosse l’orientamento dell’istituzione accademica romana. Che lo scorso anno, a causa delle continue occupazioni, dovette accantonare qualcosa come 330 mila euro dal proprio bilancio per effettuare operazioni di ripristino delle Aule e degli spazi didattici. Fatto sta che il muro contro muro causato dall’ostinazione dei pro Pal potrebbe ingenerare momenti di tensione. Ragion per cui non è esclusa che una qualche segnalazione venga fatta anche nei confronti delle forze dell’ordine.

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  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.