Il giorno del giudizio in Israele Una fredda mattina di fine gennaio, le ambulanze sfrecciano dentro Haifa, il porto più grande d’Israele. C’è appena stato un attacco missilistico con una “bomba sporca”, armata al cesio radioattivo 137. Medici e paramedici decontaminano i superstiti, le autorità informano il pubblico: “L’inimmaginabile” è successo nel cuore dello stato ebraico. L’esercitazione, nota come “Nube oscura”, ha fatto parte del piano dell’Home Front Command per preparare il paese in caso di guerra con l’Iran. Leggi tutte le puntate sulla storia preventiva dello strike di Giulio Meotti 19 FEB 2012
La guerra dei trent'anni sta per finire C’era un tempo in cui Ezer Weizman, il fondatore dell’aviazione israeliana, stringeva accordi economici con il ministro per gli Armamenti dell’Iran, Hassan Toufanian. C’era un tempo in cui Yaakov Shapiro, l’ufficiale israeliano che curava i rapporti con gli iraniani, veniva ricevuto a Teheran “come un re”. C’era un tempo in cui la sola ambasciata con la stella di David in tutto il medio oriente era quella a Teheran. C’era un tempo in cui si vedeva un viavai di tecnici israeliani nel centro nucleare di Isfahan. 15 FEB 2012
I due attentati simultanei La frontiera tra Israele e Iran ora passa per Baku (viaggiano spie e bombe) Tre gennaio, Sofia, in Bulgaria, una bomba sull’autobus che avrebbero dovuto portare una comitiva di turisti israeliani verso una località sciistica. Tredici gennaio, la polizia thailandese arresta a Bangkok un libanese con passaporto della Svezia che confessa di essere in missione per colpire cittadini israeliani in vacanza e indica il nascondiglio di quattro tonnellate d’esplosivo.Una settimana più tardi, il ministero della Sicurezza dell’Azerbaigian arresta tre uomini. 13 FEB 2012
Nella mente dello strike Sta per scoppiare la guerra fra Iran e Israele, bombarderemo i siti iraniani prima del previsto, le sirene ci sveglieranno di prima mattina e il comando interno ci dirà come entrare nei rifugi. Il resto sarà storia”. Così Sever Plocker, vicedirettore del maggiore giornale israeliano, Yedioth Ahronoth, lancia l’allarme sul countdown, il conto alla rovescia verso la resa dei conti fra lo stato ebraico e la Repubblica islamica dell’Iran. Leggi la prima puntata Countdown, storia preventiva dello strike - Leggi la seconda puntata Mañana. La guerra fantasma d’Israele 12 FEB 2012
Mañana. La guerra fantasma d’Israele Nella strada che costeggia il Mediterraneo, a pochi chilometri da Tel Aviv, c’è un insieme di edifici bianco-grigiastri al di là di una fila di eucaliptus. Lì sorge il monumento ai 400 israeliani caduti servendo nei servizi segreti. Alcuni di loro non hanno neppure una tomba in terra ebraica, sepolti senza nome in qualche sperduto camposanto arabo. Come Eli Cohen, lo 007 che garantì la vittoria nel 1967 e che faceva emozionare Yitzhak Rabin quando ne ricordava la figura. Leggi Countdown, storia preventiva dello strike 11 FEB 2012
Lo strike e il cambio di regime Israele può attaccare l’Iran? Sì, secondo Bret Stephens, l’asso degli editorialisti del Wall Street Journal già direttore del Jerusalem Post. Non solo. Bisogna andare oltre l’attacco preventivo e liberarsi non soltanto di Qom e Isfahan, le diaboliche fornaci atomiche dei mullah, ma del regime stesso che è apocalittico e potenzialmente genocida. “La Repubblica islamica vuole distruggere Israele. Se Israele vuole sopravvivere, deve promettere di fare lo stesso”. Redazione 09 FEB 2012
Countdown, storia preventiva dello strike Ad accogliere i visitatori nel quartier generale dell’aviazione israeliana di Tel Aviv è un poster: “Le aquile d’Israele sopra Auschwitz”. Dieci anni fa lo stato ebraico ottenne, suscitando numerose proteste internazionali, di alzare i propri velivoli militari sopra la tomba invisibile di milioni di ebrei. Il poster mostra due caccia F-15, pilotati da nipoti e figli di sopravvissuti alla Shoah, che sorvolano i resti delle camere a gas nel campo di sterminio nazista. “Siamo arrivati troppo tardi per coloro che sono morti qui”, disse Ehud Barak, attuale ministro della Difesa israeliano. 04 FEB 2012
Tra regimi ci si aiuta Il mistero del video dei cecchini iraniani fatti prigionieri in Siria Parlano in lingua farsi, quando indicano la data del giorno usano il calendario giusto, quello persiano prescritto dal sultano Jalal, hanno in mano tesserini iraniani. Giovedì sera è sembrato che fosse saltato il segreto del medio oriente meglio custodito negli ultimi dieci mesi – l’arrivo e la presenza di truppe dell’Iran in Siria per aiutare il governo di Damasco a reprimere con la violenza delle armi la ribellione. 28 GEN 2012
L’Iran non resta a guardare L’Iran non resta a guardare mentre l’occidente tenta di strangolare la sua economia attraverso le sanzioni. Domenica il Parlamento iraniano discuterà una legge che potrebbe sospendere le esportazioni di greggio all’Unione europea fin dalla prossima settimana, anticipando così l’entrata in vigore semestrale dell’ultimo pacchetto di sanzioni contro il regime degli ayatollah. “Domenica il Parlamento dovrà approvare un atto d’emergenza in cui si chiede la sospensione dell’export del petrolio iraniano all’Europa a partire dalla prossima settimana”, ha detto un alto ufficiale iraniano secondo quanto scrive l’agenzia Fars. Redazione 28 GEN 2012
Così il controspionaggio iraniano lotta con le intelligence straniere Il controspionaggio iraniano è al lavoro per tappare i buchi e le falle nel sistema e fermare una campagna di attentati contro uomini e installazioni del programma nucleare nazionale. Ieri è morto uno scienziato nell’esplosione della sua macchina, Ahmadi Roshan, giovane vicedirettore di un complesso per l’arricchimento dell’uranio a Natanz, dopo che martedì il capo di stato maggiore di Israele, Benny Gantz, aveva avvertito che l’Iran “deve aspettarsi più ‘eventi innaturali’ nel 2012”. 11 GEN 2012