Ma con chi ci siamo alleati? Alla vigilia del Ramadan i fan del colonnello Gheddafi si sono ritrovati nella piazza Verde di Tripoli sparando come ossessi per aria, in segno di giubilo. Non tanto per sottolineare a colpi di kalashnikov l’inizio del mese di digiuno islamico, che dovrebbe essere simbolo di pace e riconciliazione, ma per festeggiare le sanguinose faide sul fronte opposto dei ribelli. La Cirenaica liberata dai rivoltosi anti Gheddafi doveva diventare un modello per il resto del paese, una Svizzera libica, una culla della nascente democrazia. Nell’ultima settimana, però, sono esplose le contraddizioni. Fausto Biloslavo 03 AGO 2011
Onore a Uruguay e Paraguay, note liete in una Copa da dimenticare Finalmente si è giocato all’Antonio Vespucio Liberti, El Monumental di Buenos Aires, la culla del River Plate devastata un mese fa dai tifosi inferociti per la retrocessione della squadra e dove il 23 giugno del 1968 il derby con il Boca Juniors fece settantuno morti e centocinquanta feriti. E’ l’aria che può tirare da quelle parti anche quando in campo non ci sono squadre argentine. Il presidente dell’Uruguay nonché ex tupamaro José Mujica detto Pepe, ha inviato per l’occasione uno dei messaggi più melensi e inutili della storia dello sport, tipo siate umili e rispettatevi l’un l’altro. 25 LUG 2011
E’ sobrio e poco sentimentale, ecco perché amiamo così tanto l’Uruguay Piccolo e dimesso, l’Uruguay da un secolo insegna calcio al mondo: non ha l’atteggiamento protervo degli argentini né l’enfasi malinconica e un po’ infantile dei brasiliani, non professa l’incultura di chi crede di dovere vincere a tutti i costi. La scorsa notte per disporre del Perù e accedere alla finale ci ha messo cinque minuti: all’8° della ripresa il solito Forlán tira di sinistro da fuori area, il portiere respinge ma non trattiene, il solito Suárez da due passi riprende. Leggi gli articoli e le rubriche foglianti sulla Copa America 21 LUG 2011
Falkland / 13 A Napoli si consolano come quelle vedove che sfogliano le foto dei mariti morti vent’anni dopo e riprovano un brivido sulla pelle: “le maglie per la prossima stagione sono come quelle del Napoli di Maradona”, e proiettano pure un video del Pibe per far credere che Hamsik sia la stessa cosa. In Argentina non possono attaccarsi nemmeno a questo, dato che Maradona ct ha lasciato lo stesso segno di Zaccheroni alla Juventus. Jack O'Malley 20 LUG 2011
L’angelo dei neo dialetti finti colpisce ancora dalle parti di Adelphi Che l’angelo Moroni sia tornato tra i mortali? Nel 1823 era apparso in visione al profeta Joseph Smith, fondatore della chiesa dei mormoni, e lo aveva guidato a delle sacre tavole d’oro incise in un fantomatico “egiziano riformato”, la lingua dei primordiali abitatori del continente americano, discendenti dalle tribù perdute di Israele. Ora tutto lascia supporre che il messaggero celeste si sia rifatto vivo con lo scrittore ischitano Andrej Longo. Guido Vitiello 17 LUG 2011
Falkland / 9 Il Messico è il Messico ma non è soltanto il Messico. Il Messico e la Copa America sono le parallele del futbol bailado. Non si incontrano mai. Zero gol. Zero punti. Zero. Il Messico torna a casa con la faccia triste dell’Hidalgo sconfitto dalla sorte avversa. Ma non devono prendersela con il destino cinico e baro, i ragazzi di Tena. Non questa volta. Jack O'Malley 14 LUG 2011
Messi si è fatto Xavi, e Pigi Battista si è messo ad allenare il Perù E’ tornato il fanciullo divino. Anche lui, prima del fischio d’inizio, si fa più volte il segno della croce, a tradire l’angoscia. Anche questa volta canticchia un po’ spaesato l’inno nazionale che tra l’altro non fila del tutto liscio, la musica va e viene e il cantante canta a cappella. Comunque è tornato. Con un’altra maglia e un altro numero: Messi si è fatto Xavi, ha scritto il Paìs. Deve essersi stancato anche lui di essere Leo, misterioso oggetto di studio e di inquietudine. 14 LUG 2011
Malvinas / 8 Il segreto dell’Argentina che contro il Costa Rica si ritrova, vince e passa il turno non sta nella serata di grazia di El Kun Agüero. Piuttosto nel cambio di schema: rende il 4-2-3-1 con un centravanti vero davanti a Messi, Higuain, e due soli mediani di rottura, Gago e Mascherano. Del resto non ci voleva molto a capire che il 4-3-3, invece, non paga. Maradona lo usò nella disastrosa débâcle con la Germania ai Mondiali sudafricani. Rio Paladoro 13 LUG 2011
Falkland / 6 Gentile Lionel Messi, lei indossa una maglia dell’Unicef, quindi sarà sensibile agli appelli umanitari. La vittoria del Costarica contro la Bolivia le pone una grande responsabilità nei confronti degli amanti del calcio, quelli che osservano le partite più che gli highlight, quelli che apprezzano le diagonali più che le serpentine. Jack O'Malley 08 LUG 2011
In Argentina è quasi lutto nazionale, in Costarica quasi non ci credono L’avvenente tanguera è sempre più confusa e nevrotica. Leo Messi sempre più triste. A dieci minuti dalla fine calcia una punizione. Compagni pronti ad avventarsi, avversari preoccupati, folla in religioso silenzio. Palla al cielo. Poco prima nel tentativo di dribblare anche se stesso si era incartato, cadendo rovinosamente a terra. Per lui è “el crudo invierno”, come scrivono i giornali spagnoli. 08 LUG 2011