Intervistato da L’Express, Richard Malka, storico avvocato di Charlie Hebdo, discute della necessità di dibattere senza farsi intimidire dai tabù, rivisita l'omicidio di Salwan Momika in Svezia, giustiziato perché aveva bruciato il Corano, e sottolinea le responsabilità di coloro che a sinistra sono diventati “collaboratori del fanatismo religioso”