L'America Saudita
Gli Stati Uniti superano Arabia Saudita e Russia per produzione di petrolio
E’ Storia questa, o è solo una storia, mi chiedo mentre noto la curva della produzione globale di petrolio Usa superare senza esitazioni i due campioni mondiali, Russia e Arabia Saudita, già nel 2014 e poi, salvo un breve ritrarsi, ancora oggi. E’ Storia o è solo una storia, che il Permian Basin e l’Eagle Ford – siti texani di shale oil – da soli abbiano superato di parecchio la produzione giornaliera del Kuwait? E poi è Storia o è solo una storia, la scoperta di nuove tecniche per ottenere petrolio che hanno pressoché raddoppiato la produzione negli Usa e in Canada? Me lo domando mentre guardo le quotazioni del greggio che declinano di nuovo, malgrado le tante speranze sollevate da un accordo dei produttori tradizionali di alcuni mesi fa che doveva nutrire i prezzi tagliando il prodotto. L’inverno ha coltivato questa speranza, che già sfioriva in primavera. Ora il petrolio punta di nuovo verso i 40 assai più che verso i 50 dollari, e molto, dicono gli esperti, è dipeso dal fatto che mentre i vecchi petrolieri d’Oriente addormentavano i pozzi, i nuovi petrolieri d’Occidente li svegliavano. Alla buona volontà dell’Arabia Saudita, che ha tagliato la produzione convincendo anche i russi, si è opposta quella altrettanto buona dell’America Saudita, che invece l’ha aumentata. Sicché anche il gioco dei prezzi ormai sembra aver mutato di scacchiera. E questa è Storia, di sicuro.