C'è un Mes(s) nella pancia delle banche
Più depositi e più debito pubblico dopo il Covid
Ci sono 36 miliardi giusti di incremento dei depositi bancari nelle banche italiane fra febbraio e maggio 2020 che, per ironia della sorte, i risparmiatori hanno messo da parte nel periodo del lockdown. Ironia doppia, visto che questo frutto del risparmio forzoso - difficile spendere quando l'economia è chiusa in casa - è dello stesso importo del tanto contestato Mes. Sono bastati un paio di mesi di risparmio nazionale per avere le risorse che l'Europa ci offre a tassi da realizzo. Sarà per questo che molti supporter dell'indebitarsi nostrano spingono per i bond patriottici, pure se a tassi assai superiori. Trascurando peraltro di osservare un altro evento che ha caratterizzato il lockdown: la fuga degli investitori esteri del nostro debito pubblico. Ne sia controprova l'aumento a 441 miliardi, 51 in più, dei titoli pubblici in pancia alle banche. Un bel pasticcio. Più debito pubblico italiano in mano agli italiani per alcuni politici è la ricetta del successo. Sicuramente del loro.