La fine del Regno
Le prossime nozze tra Harry d’Inghilterra e Meghan Markle, californiana tutta shorts e infradito
Qui si esagera. Con le future nozze di Harry d’Inghilterra con Meghan Markle, la casa di Windsor pare rifarsi di sessant’anni di buone creanze e rispetto di tradizioni forse polverose ma che hanno preservato il trono come si dice di San Giacomo dal logorio dei tempi moderni grazie a rituali forse inutili ma che hanno mostrato spirito di sacrificio e una certa sobrietà.
A parte il nome che pare un modello d’automobile, l’attrice che impalmerà il fratello minore del futuro re sembra un condensato di tutto ciò che a Corte era finora vietato: non solo è borghese, ma è anche più vecchia del marito. Cattolica, divorziata, e, per sovrappiù, con mamma afroamericana (maestra di yoga). Markle, nata nel 1981 a Los Angeles, si definisce “una ragazza californiana, infradito e shorts sono la mia uniforme”.
Insomma, la nemesi arriva a Buckingham Palace, come contrappasso al regno di Elisabetta II, la più rispettabile dei monarchi: con la sua incoronazione del 1952 era arrivata la pax elisabettiana, un regno fatto soprattutto di resistenza e cauto adattamento alla modernità. Un regno nato su un trauma, quello di una bambina figlia di Giorgio VI, che mai si sarebbe sognato di fare il re (sfigato, balbuziente, dato in marito a una moglie-badante della piccola nobiltà scozzese, Elizabeth Bowes-Lyon, che poi diventò la favolosa Regina Madre, powered by gin and tonic). Il fratello sbomballato, Edoardo, non aveva trovato di meglio che accasarsi con la divorziata orrida Wallis Simpson, e aveva fatto traballare una monarchia molto seria. Elisabetta s’era data dunque come mission e vision il ripristino della sobrietà, sbarrando il passo alle avventuriere. Prendendo anche cantonate, con troppo zelo: costringendo per esempio Carlo alla monogamia, sposando Diana, adolescente aristopunk allevata a terra nella house of Spencer; costringendo la sorella Margaret all’infelicità pur di non sposare il suo capitano Peter Townsend (lei poi fece la matta tutta la vita, con molto alcol, e sigarette e infarti).
L'anello di fidanzamento di Meghan Markle
Tutto in nome della tradizione. Poi arrivò il disgelo, con le fattezze di Kate Middleton, erede borghese per William, e la borghesia non era più un problema (le eredi europee oggi sposano soprattutto personal trainer). Anzi, lei era stata programmata per diventare regina, mandata nelle scuole giuste, fit fin dal primo momento per sfornare eredi e tagliare nastri e ballare con esponenti variopinti di tribù del Commonwealth.
Che differenza con questa Markle. Il padre Thomas Markle è un direttore della fotografia per serie come “General Hospital”; un fratellastro, Thomas junior, è stato pure in carcere. La mamma afroamericana e role model è appunto istruttrice di yoga, sta sempre tra i piedi della coppia principesca tipo suocera di Obama (sarà la prima first suocera coloured, sarà bello vedere le foto di famiglia). La futura principessa poi ha pure studiato dalle suore cattoliche, ha sposato in prime nozze un produttore, nozze celebrate nel 2011 in Giamaica e divorzio due anni dopo.
E’ laureata con le misteriose lauree miste americane in Relazioni internazionali e teatro, è paladina di cause sociali, ambasciatrice delle Nazioni Unite, ha fatto una qualche parte in “General Hospital” dove lavorava il papà, e poi nella serie “Suits”. Aveva un suo blog di lifestyle (thetig.com), poi chiuso, è una star di Instagram con trilioni di follower. Con le nozze, programmate per maggio, oscurerà l’ennesimo parto del nuovo royal baby. Per quell’epoca, si spera che la regina Elisabetta sia morta.
generazione ansiosa