I jeans a zampa di elefante contro la coppia Xanax-Società della Chiusura
Il programma Lega-M5s è frutto della diffusione degli ansiolitici
Mi scrivi che l’altro giorno la tua ragazza si è comprata dei jeans a zampa di elefante e che era così bella che quando camminava sembrava fiammeggiare. Vorresti che il mondo fiammeggiasse con lei e invece hai letto le anticipazioni del possibile accordo Lega-Cinque stelle e, mi hai confessato, ti è salito un novembre dentro: rimpatrio dei migranti irregolari, mantenimento del reato d’immigrazione clandestina, estensione della legittima difesa, no alla riforma delle carceri, blocco della prescrizione dopo il primo grado di giudizio e assunzione di niente meno che diecimila persone nei corpi di polizia.
Mi chiedi com’è possibile conciliare tanta grazia, tanta oculata trascuratezza, tanta bellezza e tanta sprezzatura (la tua ragazza) con una realtà così opprimente. Il punto, ti rispondo, è che non sono conciliabili, ma si sta giocando una grande guerra spirituale. Provo a argomentarti il ragionamento in questo modo e perdonami se ti sembrerò, io che sono un cultore mancato del rasoio di Occam, semplificatore e visionario insieme. La mia tesi (è stravagante, prendila come un’ipotesi di lavoro) è che il programma Lega-Cinque stelle (o quello che sembra sarà l’eventuale accordo di governo) è frutto della diffusione di massa degli antidepressivi e degli ansiolitici. Ho letto i dati sulla prescrizione di questi psicofarmaci in Italia (ci sono dei grafici impressionanti), alcuni amici psichiatri mi hanno ragguagliato sulla facilità con cui molti medici li ordinano al primo cenno di tristezza dei loro pazienti, e allora sì, mi sono accorto che lo Xanax (per dire il nome di uno degli ansiolitici più prescritti) non vada più interpretato solo come un farmaco, ma debba essere considerato una categoria sociologica e politica con il quale fare i conti. Se milioni d’italiani assumono regolarmente psicofarmaci, cioè sostanze capaci di condizionare i pensieri e i sentimenti, è evidente che quest’abitudine influenza il pensiero comune, la percezione della realtà e le decisioni collettive dinanzi a essa.
Abbiamo di fronte una società narcotizzata che, in botta di ansia e di paura, chiede, in coerenza al proprio stato d’animo, più carceri, più polizia e più novembre. Non bisogna essere degli idealisti tedeschi per sapere come il mondo interno comunica con quello esterno, l’io con il non-io, il sentimento con l’azione. Conoscendoti, credo che ora ci siamo capiti; consentimi quindi di fare un passo in avanti. Uno dei nostri maestri, Roberto Bazlen, ricordava come la vita si potesse definire attraverso il movimento della mano che dal pugno piano piano si distende aprendosi completamente, nel respiro continuo che è quello della creazione. Non c’è chiusura che non richiami, che non reclami dialetticamente, l’apertura, il suo passaggio al di là dello specchio. Quello che sta capitando, la politica narcotizzata della chiusura e della paura, pretende cioè l’esistenza e la presenza del suo gemello opposto capace di contrastarlo. Novembre ha sempre il suo Maggio. E il maggio, fai attenzione, tremo a scrivertelo, potrebbe essere solo la Rivoluzione psichedelica logicamente implicata da novembre, cioè la tua ragazza fiammeggiante con i pantaloni a zampa di elefante. Immagina per opposti: mentre avanza la coppia Xanax-Società della Chiusura, in questi ultimi anni sta riemergendo una nuova consapevolezza psichedelica che è sorprendente. Non è più una questione di cultura alternativa, ma una frontiera accademica di enorme interesse: pensa che ormai la comunità scientifica parla apertamente di Psychedelic Renaissance. Se corri in libreria puoi trovare un libro magnifico che ti mostra tutto questo.
L’ha scritto un’autorevole giornalista scientifica, la chimica e farmacologa Agnese Codignola e s’intitola “LSD” (l’ha pubblicato la Utet). Dovrei passare le ore a raccontarti le scoperte e le idee che si leggono in questo volume e ti prometto che in un’altra occasione lo farò. Posso solo dirti che Codignola racconta di un esperimento del neuroscienziato inglese Robin Carhart-Harris. Nel 2016 Carhart-Harris ha sottoposto dei pazienti sotto LSD alla risonanza magnetica: si vede il loro cervello attivarsi e accendersi completamente, con connessioni del tutto inedite capaci di interrompere quei circoli viziosi neuronali che sono alla base di molte patologie mentali legate all’ansia, alla depressione e alle dipendenze. Dopo questo esperimento, un grande scienziato come David Nutt ha definito l’LSD “Il bosone di Higgs delle neuroscienze”. Ti ricordi? Mano chiusa, mano aperta. Una tesi presuppone sempre un’antitesi. Lo Xanax politico e sociologico, per una sorta di rigore logico deduttivo, implica il farmaco opposto capace di spezzarne il potere e la catena politica conseguente. La mia è solo una suggestione ragionata, visionaria e semplificatrice. Te l’ho detto, è un gioco metafisico.
E poi lo so che intanto il clima è quello di novembre, hai ragione. Ma guarda le stelle e il calendario che le traduce, amico mio, e prendi atto che il mese in cui siamo è quello di maggio. Tu e la tua ragazza fiammeggiante potete uscire. Dappertutto i roseti sono in fiore.
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