Come se la spassano le signore d'una certa età: questa estate è la loro
Cher, Valeri, Venier. Come abbiamo dimenticato la leggerezza
Roma. Per ora è un’estate placida, botte e razzistelli e dignità per decreti a parte. Poco sesso, pochi balletti, nessun giallo, nessuno scandalo sexy, poche feste ma molti matrimoni, annunciati o celebrati, a riempire le paginuzze di gossip con interviste alle spose che tengono a sottolineare quanto amano il cucito. Neanche un Gianluca Vacchi nei paraggi di YouTube: è proprio morto Carlo Vanzina, santo cielo, quanto si sente, quanto si vede. A salvarci non saranno le zie, come diceva Longanesi, ma le signore di una certa età sì. A condire l’estate di sapore di sale, e vita, e malizia, e leggerezza, ci sono loro, irriducibili e smaglianti. Sono le ragazze molto -anta le protagoniste-ombra dell’estate 2018, per chi ancora vuole trascorrerla a dimenticare Bruno Martino (che aveva incontestabilmente ragione quando cantava: “Estate che ha dato il suo profumo ad ogni fiore, l’estate che ha creato il nostro amore, per farmi poi morire di dolore”) e illudersi che, invece, tutto possa essere, per qualche settimana, una canzonetta di Carlotta (“Frena, che voglio andare al mare, frena dai gira per il mare”).
Sono le signore a mostrarci come si sfida la vita, a testimoniarci come non far finire la festa dentro al cuore, senza per questo trasformarsi in manichini imbottiti e patetici, in tragicomiche inseguitrici della gioventù, come erano Meryl Streep e Goldie Hawn ne La morte ti fa bella o in tristi Mrs Dalloway che fanno feste per coprire il silenzio. Monumenti viventi di tempra e audacia: le guardiamo dal limitare dei nostri -enta o primi -anta e -anta di mezzo, ci chiediamo come diavolo facciano e, narcisiste come siamo, ci rispondiamo che forse, magari, lo fanno per noi, per scuoterci, e svegliarci e farci ballare (e diamine se dovrebbe essere il contrario: cosa li paghiamo a fare i corsi di autostima e i lifecoach che c’insegnano a riconciliarci con il prossimo e vincere le sfide, solo per farci convincere a fare rafting?).
Franca Valeri, novantotto anni il 31 luglio, ha detto di aver cominciato a scrivere un nuovo libro che si chiamerà Il secolo della noia, “perché siamo diventati tutti più noiosi”. Ha detto anche che si rifiuta di essere “una vecchia priva di interessi, in attesa della morte”. E, giusto per dare una misura di come non abbia mai smesso, Franca Valeri, d’essere immensa, qualche mese fa aveva detto pure: “La rivoluzione la faranno gli educati”: tremino i cafoni, s’allieti chi non li sopporta più. Visti i tempi, visto il presente, capite quanta fresca e visionaria fiducia ha Franca Valeri negli esseri umani, che a guardarli ora la sola proiezione futura che appare sensata è che tornino a vivere sugli alberi – e non certo come Baroni Rampanti.
Il bacio dell’estate, in bocca, sgargiante, a cuor contento, di quelli di cui serve pubblicare il manifesto, ogni tanto, per strada, così che la gente si ricordi di baciarsi, se lo sono dato due signore: Cher e Meryl Streep, 141 anni in due, distribuiti in fluentissime chiome, alla prèmiere londinese di Mamma Mia! Here We Go Again!, un paio di settimane fa. L’altro bacio dell’estate è quello di Maria Venier e sua figlia, pubblicato su Instagram più o meno nei giorni di quello di Cher e Streep, con eco conseguente più contenuta, per ovvie ragioni, ma altrettanto ricostituente per noi zombie della gioventù sprecata. A settembre Mara Venier tornerà alla conduzione di “Domenica In” (l’Italia vanziniana che resiste), ma chissenefrega: è su Instagram che dà il suo meglio. Il suo video epico mentre spolvera un tavolo di cristallo con vista sui tetti di Roma, in camicia, con la pezzuola e lo spruzzino, ballando e sghignazzando, è un elisir di lunga vita che ha fatto breccia persino nel cuore degli haters: non un “privilegiata, lo sappiamo che dietro la videocamera nascondi la filippina!” tra i commenti (Elisa Isoardi aveva ricevuto di molto peggio per molto meno, per una foto in cui stirava una camicia).
Un minuto di Mara Venier quanto fa in Multicentrum? E’ incalcolabile, ma è tantissimo. Un minuto di Mara Venier e sei pronto per andare alla festa per i sessant’anni di Madonna, il prossimo 16 agosto: durerà tre giorni no stop, mica come il compleanno di Fedez, quello che Chiara Ferragni ha trascorso nascosta dietro al suo smartphone, a filmare gli invitati, di modo che non si vedesse quanto sbadigliava.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio