Guida allo zoo safari di Nairobi (per quando il turismo diventerà illegale)
Anno 2035. Un racconto sul nuovo potere mondiale
Immaginiamoci un po’ il futuro. Proviamo a capire cosa succederà nel 2035, quando l’NPM (il Nuovo Potere Mondiale), avrà messo fuori legge il turismo. Finalmente, dico io, che ogni anno, a metà di luglio, sono devastato dall’angoscia. Andiamo quindi mentalmente nel 2035: arriva l’estate, il turismo è stato abolito e hai un mese di vacanze tutto per te, da consumare: potresti andare di mattina nel rione di fianco a quello in cui sei nato a bere un caffè, verso l’ora di pranzo trasferirti in un’osteria in periferia, con vista sulla prima campagna limitrofa alla città; tornare a casa verso le tre e mezzo a casa, per la pennichella; alle sette e mezzo, tutto riposato, sprizzino in centro; cena in bocciofila alla polisportiva San Lazzaro; passeggiatina nel parco cittadino fino a mezzanotte; notte di nuovo a casa, oppure in B&B della tua città perché lei, si sa, a dormire in un altro letto diventa un po’ più lasciva.
E così passa agosto, senza strazio e senza lo stress dei trasferimenti coatti verso questi presunti luoghi stranieri in cui si evade dalla noiosa vita di tutti i giorni. Finalmente si torna a lavorare e a fare una vita normale in attesa che arrivi un nuovo agosto, adesso molto meno stressante. Ma alcune coppie non riescono a smettere e, anche se adesso è diventato illegale, cercano di organizzarsi un venti giorni allo zoo safari di Nairobi. Lui sarebbe più titubante perché sa che adesso è un reato anche grave, ma lei nei B&B di Nairobi non diventa soltanto più lasciva, diventa una specie di bomba sessuale e lui, che come tutti i maschi è molto limitato, ha molta voglia di chiavare. Ed ecco che i nostri cercano di contattare Baraldi Viaggi srl, ma su internet non c’è più, infatti le agenzie di viaggi sono state sciolte dalla legge di Abolizione del Turismo. Si incontrano di notte in un parco, su una panchina un po’ isolata, con una coppia amica che il mese prima è riuscita a raggiungere il Ghana per visitare Accra e fare ritorno. La coppia amica gli dà, scritto a mano su un pizzino, il numero di telefono privato del sig. Baraldi che nel frattempo, per continuare a organizzare illegalmente dei viaggi, si è affiliato alla ’Ndrangheta. Il giorno seguente riescono a contattare Baraldi: il viaggio allo zoo safari di Nairobi adesso che è diventato illegale costa 20.000 euro. Non è un problema, la nostra coppia è benestante.
Si parte all’una di notte salendo nel cassone di un camion freezer di arance che deve tornare semi vuoto a Catania e che ha un doppio fondo per turisti. Non sono soli, c’è un’altra coppia che vuole passare le vacanze a Rabat e due fidanzati egittologi che vogliono vedere dal vivo, e non su internet, il museo del Cairo. Il viaggio fino a Catania, anche se nel cassone c’è poca aria, va bene. Lì i turisti vengono caricati su un barcone che li porterà a Tripoli, e qua il viaggio si fa più pericoloso perché a Tripoli ci sono dei forti controlli antiturismo dei corpi speciali della polizia libica. Va tutto bene. I nostri ce la fanno e ognuna delle tre coppie viene caricata su differenti gipponi e riassemblata, a seconda delle mete, con altri turisti provenienti da tutta Europa: francesi, tedeschi, polacchi, russi. C’è il momento più difficile adesso, davanti ai gipponi diretti verso lo zoo safari di Nairobi c’è il Sahara e i rischi sono tanti: gippone in panne in mezzo al deserto, corpi motorizzati delle forze antiturismo delle polizie africane, i predoni tuareg.
La traversata del Sahara, anche se dura cinque giorni, va bene; unico problema è che sul gippone non funziona l’aria condizionata. Qui i turisti vengono consegnati a dei pastori nomadi Masai con cui, di notte, attraverseranno a piedi cinquanta chilometri di savana, per essere lasciati verso l’alba alla fermata della corriera che raggiunge Nairobi, a duecentocinquanta chilometri di distanza. Ed ecco che la sera seguente sono al B&B dello zoo safari di Nairobi. Effettivamente, come avevamo detto, la notte al B&B di Nairobi ne valeva la pena perché lei diventa eccezionalmente lasciva, molto più dell’anno prima, quando avevano semplicemente dormito cinque notti in B&B di Parigi. Dopo colazione potranno andarsi a vedere gli elefanti in carne e ossa. Unico problema: il giorno dopo dovranno già ripartire. Ma fortunatamente andrà di nuovo tutto bene, e non finiranno nelle terribili carceri libiche. Ma perché non hanno potuto prendersi un aereo, con mille euro, e farsi comodamente un viaggio in areo? L’abbiamo già detto: perché l’NPM ha reso illegale il turismo. Chiaro, no?!
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio