Il movimento dei No Trap
I morti di Corinaldo e la necessità di occuparsi dell'incapacità dei genitori di dire no prima di condannare le cattive abitudini dei ragazzi
Al direttore - Si aggiunge alla società civile il fondamentale movimento dei No Trap.
Andrea Minuz
Più che preoccuparsi della qualità della musica ascoltata in quella discoteca – e prima ancora di discutere della follia degli spray urticanti, del numero di biglietti strappati, dei musicisti che giocano con gli orari delle performance non annunciando l’arrivo in ritardo in un locale solo per far venire i ragazzi il prima possibile – ciò di cui ogni genitore dovrebbe forse occuparsi è se sia giusto oppure no dare la possibilità a un bambino di dodici anni di restare fino alle tre di notte in discoteca come se nulla fosse. Prima di condannare le cattive abitudini dei ragazzi, e dei bambini, i genitori dovrebbero occuparsi delle proprie cattive abitudini e della propria – della nostra – incapacità a saper dire dei no.