Roma. Quanto è difficile vivere secondo le aspettative dell’estremismo ecologista. Ha scritto il Monde che all’ultimo Davos, a parlare di riscaldamento climatico, c’erano delegati arrivati con 1.500 fra jet privati, elicotteri e limousine. Una esibizione sfrenata di virtue signalling verso l’ortodossia ideologica. Ne ha appena fatta un’altra il quotidiano britannico Guardian, storica bandiera sul clima, che rinuncia a tutta la pubblicità dell’industria fossile. È la prima grande testata internazionale a farlo. “Buon inizio, chi andrà oltre?”, dice l’attivista svedese Greta Thunberg. Sui social è già tampinamento agli altri quotidiani: “Seguite l’esempio, zozzoni che prendete soldi dai colossi energetici”.
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