Ti cerco su Tinder e mi concedo solo se voti come me. La politica fa sesso
Un San Valentino passato sulle app per appuntamenti
Roma. Smettetela di usare Tinder. No? Va bene, giusto, allora usatelo meglio. Ricorrete alla politica. Con la politica s’acchiappa, si seduce, si illumina, s'affascina e, naturalmente, base fondamentale di qualsiasi flirt, anche se a tempo indeterminato come il matrimonio, si mente, e anche bene. Non è vero neanche un po’ quello che la ex fidanzata di Luigi Di Maio disse quando si lasciarono: “La politica ci ha divisi”. La politica non divide (al massimo scinde) né chi la fa né chi l’osserva né chi la commenta su Twitter, con molto pathos e poca comprensione, come per tutte le cose. Discutere di partiti e, ancora di più, avere chiare e fresche e nette posizioni politiche non è mai stato tanto remunerativo ed efficace ai fini di flirt. E chi se lo sarebbe mai aspettato, reduci come siamo da un decennio e passa in cui lo sproloquio prevalente era tutto un “sono tutti uguali, io non voto, io non credo, io non penso, io non faccio” e “le ideologie sono finite, la destra e la sinistra evaporate peggio della differenza tra maschi e femmine, la politica fa schifo, meglio le serie tv”. Ma c’è sempre un finale a sorpresa.
Parliamo con dati alla mano che ci giungono dalle Americhe, come tutte le grandi smentite e controrivoluzioni. A Ok Cupid, Hinge e Bumble, le principali piattaforme di dating online, risulta che i cacciatori di anime gemelle ivi iscrittisi vogliono sempre di più sapere l’orientamento politico delle di loro prede. Nessuno, infatti, intende intavolare neanche una innocua conversazione a titolo esplorativo su una chat con qualcuno che abbia idee diverse dalle sue. E chissenefrega se è bello, giovane, ben occupato, spigliato. Ti piace AOC? Tanti saluti, non ti guardo nemmeno, tu e il tuo rolex da comunista col rolex. Ha detto Melissa Hobley di OkCupid che sulla piattaforma ciascuno naviga ormai in una bolla in cui tenta di tenersi alla larga da profili di persone che la pensano diversamente sulla riforma sanitaria. Tra il 2017 e il 2018, su OkCupid il 187 per cento in più degli utenti ha scritto sul proprio profilo per quale parte politica tiene, vota tifa, spera. Il 72 per cento delle donne sondate dalla stessa piattaforma ha dichiarato di non essere disposta a uscire con qualcuno che stia con i propri avversari. Un matrimonio come quello tra Boccia e Nunzia De Girolamo, insomma, per queste ragazze (tutte millennial) è inconcepibile. Contrordine compagne, gli opposti non si attraggono più e, anzi, si schifano e, potendo, si evitano. E’ la conseguenza massima della polarizzazione politica, naturalmente, ma pure della coazione alla presentabilità sociale, il vero culto del nostro tempo, quello in cui si briga per l’abolizione di tutti i canoni e però guai a risultare inaccettabili, a far cose inaspettate, a innamorarsi di uno di destra se si è di sinistra e viceversa. Ogni donna ama un fascista? Non più. Ogni donna di destra ama un uomo di destra, ché anche soltanto parlare con uno di sinistra costa troppa fatica e tanto poi alla fine come vuoi che vada a finire, lei sul divano a leggere Majakovskij e lui in camera da letto a guardare “Quarta Repubblica”. Risulta poi a OkCupid che la maggior parte delle menzioni politiche sulle bio dei profili sia contro Trump (esempio: 28 anni, femminista, odio Trump – e se scorrete per bene il Twitter italiano, troverete parecchi “#apriteiporti” in bio). Le app per gente di destra, invece, sono state censurate per timore di radicalizzazioni, incel, apologia del patriarcato. Due avevano nomi interessanti: Righter e Patrio.
La app del Pd chissà come va. Non che sia un’app di dating, ma sapete com’è, con un po’ di fantasia tutto il virtuale è sessuale e/o sentimentale e giocando a CandyCrush taluni hanno finito con lo sposarsi. E i moderati? Pochi, come i felici. Chi cliccherebbe sul profilo di “Francesco, amo la natura e vorrei essere come Pierferdinando Casini”? Senza considerare che secondo l’Huffington Post, dietro i centristi da tastiera si nascondono dei poderosi fascisti, che stan lì a studiare il nemico.
Saremo sempre di più come eravamo, come siamo sempre stati. Inamovibili e ottusi.
Abituati alla tragedia