Ragazzi, state a casa
Influencer, cantanti, medici, la figlia di Cuomo: ecco la campagna americana per far rispettare l’isolamento ai più giovani
“Sono il governatore dello stato, posso mettere in quarantina New York, ma non posso dire a mia figlia che cosa fare”. Seduta accanto a lui, Michaela Kennedy-Cuomo, ventitrenne figlia di Andrew – è la più giovane, prima di lei ci sono le gemelle Cara e Mariah, venticinque anni – confermava: “Non me l’ha imposto lui, ho deciso da sola”. Capelli lunghi scuri e lisci, l’abito a fiorellini, i modi da ragazza con la testa sulle spalle. È lei l’arma segreta e forse un po’ disperata in quella che il governatore considera la mossa decisiva nella sua battaglia contro la diffusione del coronavirus: la possibilità di parlare ai Millenial e alla generazione Z e, una volta ottenuta la loro attenzione, convincerli a stare a casa. Centosessanta milioni di individui di età compresa tra i trentanove e i ventidue anni, la più grossa fetta di popolazione del paese, ma anche quella che in questi giorni sembra aver ignorato gli appelli a praticare “social distancing”.
When we fail to protect ourselves we put others at risk- Be cool by caring about others (and help mitigate the exhaustion of our healthcare system) by taking precautions
— Michaela Kennedy-Cuomo (@CuomoKennedy) March 19, 2020
~now with the #SpiceGirls!~ pic.twitter.com/OKEijAgf2b
Il periodo non aiuta: di questi centosessanta, una decina di milioni è fatta di studenti che proprio in queste settimane festeggiano Spring Break, la sospensione delle lezioni e l’occasione per riversarsi sulle spiagge di Florida e Messico a bere, ballare, accoppiarsi e fare giustamente i ventenni. Considerato che la Florida ha un quarto della popolazione oltre i 60 anni, potrebbe essere la tempesta perfetta.
A parlare ai giovani ci aveva già provato, la settimana scorsa, la dottoressa Deborah Birx, coordinatrice della task force contro il coronavirus: “Sono la mamma di due meravigliose giovani donne millenial e vi dirò quello che ho detto a loro: siete il gruppo che fermerà questo virus. Siete il gruppo che comunica con successo, indipendentemente dal telefono o meno. Sapete intuitivamente come essere in contatto gli uni con gli altri senza dovervi per forza vedere dal vivo”. Un appello rimasto però inascoltato visto che due giorni dopo diventava virale il video del ragazzo con brufoli e cappello che, su una spiaggia di Miami, rivendicata il proprio diritto a divertirsi: “Ho aspettato tutto l’anno, è il mio Spring Break!”. Da cui il cambio di strategia.
Ci vuole l’effetto Chiara Ferragni, devono aver pensato. Se i ventenni ascoltano i ventenni, bisogna che il messaggio arrivi da loro. E così mercoledì il dottor Anthony Fauci – il medico di settantanove anni che in questo dramma è un personaggio già mitico, anche perché il solo in grado di contraddire Trump, quando ci vuole – era ospite nel podcast sportivo Pardon my take di due personaggi molto seguiti dalla rete, Dan “Big Cat” Katz e PFTCommenter. “In questa lotta non siete personaggi passivi”, ha detto rivolgendosi al pubblico millenial in ascolto. “Siete una parte importante del piano attivo per contenere l’epidemia. Abbiamo davvero bisogno di voi, senza di voi non possiamo avere successo."
Giovedì, poi, è toccato al US Surgeon Jerome Adams, un altro tassello della tast force antivirus, andare ospite nella trasmissione Good Morning America e fare un appello agli influencer. Nominando Kylie Jenner, la più piccola delle sorelle Kardashian (166 milioni di follower su Instagram) e due giocatori di pallacanestro di basket professionisti risultati positivi al virus - Kevin Durant e Donovan Mitchel - ha detto: “Ho un quindicenne e un quattordicenne, e più dico loro di non fare qualcosa, più vogliono farlo. Abbiamo bisogno degli influencer, di gente molto popolare sui social media per aiutarci a far capire alla gente che quello che sta succedendo è serio. La gente sta morendo”. Kylie non si è fatta attendere.
i hope everyone is feeling well! it’s so important right now to self quarantine to ensure we aren’t endangering ourselves or anyone who can’t handle this virus
— Kylie Jenner (@KylieJenner) March 18, 2020
Prima su twitter e poi su Instagram ha postato l’invito a stare a casa. “È importante adesso l’auto quarantena per garantire che non stiamo mettendo in pericolo noi stessi o chiunque non sia in grado di gestire questo virus”, ha scritto. E poi: “Un altro promemoria quotidiano per prendere sul serio il social distancing”. La sorella Kim Kardashian West, 163 milioni di follower, ha pubblicato una foto con tutte le altre sorelle insieme dicendo che non le vedeva da giorni perché tutte stavamo praticando la quarantena. “È difficile, ma dobbiamo farlo per la nostra sicurezza e per tutti gli altri”. Jenner in una delle ultime storie ha detto di essere solo all’ottavo giorno di auto reclusione, ma di non essere preoccupata: “L’ho fatto per nove mesi!”. L’influencer nel febbraio del 2018 aveva avuto la figlia Stormi Webster dopo una gravidanza nascosta e annunciando la nascita solo a cose fatte. “Capite? Io sono allenata”.
I was organizing my photos in my phone and found this and miss my sisters but we are all social distancing and staying away from each other all separately self quarantined. It’s hard but we have to do this for our safety and for everyone else’s. pic.twitter.com/fF4J6zztlN
— Kim Kardashian West (@KimKardashian) March 19, 2020
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