Le frasi motivazionali cosiddette sono manipolabili con ironia ma non reversibili nel tempo: “Andrà tutto bene”, che non è stata male come trovata, semplice, ingenua, non pretenziosa, non può diventare “è andato tutto bene”. Lutti, strazi, paure, disperazione, abbandoni forzati, isolamento, blocco delle attività economiche, perdite, difficoltà a tirare avanti, stupefacente rovescio di fortuna, l’impensabile, l’inaudito attuale, distanze e vicinanze imposte, l’inquietudine per il futuro: tutto questo, quale che sia la possibile ripresa dopo questo benedetto picco, tra qualche settimana o mese, dipende, resterà. Sarà un’elaborazione complicata, richiederà equilibrio, forza o energia fisica e mentale, intelligenza e sentimento. Però non capisco o trovo ansiogena e in fondo sconnessa dalla verità dell’esperienza questa idea che dobbiamo sperare di uscire migliori dalla crisi pandemica. Migliori: in che senso?
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