E’ perfino offensivo che ministri e virologi possano imporci via dpcm un salto dalle vecchie abitudini affettive da vasa vasa. Ma visti Trump e il Truce, capiamo quanta integrità e anche bellezza si possano ritrovare nel “distanziamento sociale”
Mantenga le distanze: il concetto e il suo lessico hanno sempre fatto ridere per quel sapore di perbenismo e il pacchiano omaggio all’eleganza. Si ride quando si sente che è allo studio in alcune regioni la fissazione di due metri come distanza giusta nel ballo, che non è un movimento moderno alla Martha Graham o la danza classica alla Maurice Petipa, è lo sfogarsi in discoteca sulla via del divertimento e dello sballo. La regolamentazione della vita ha in sé le ragioni ovvie del suo discredito naturale. E’ una cosa che si deve e non si può, in molti casi comuni una pura astruseria.
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