La ridente località dei Castelli, una specie di Palm Springs romana, è la location di una fiction nella fiction. Gabriel Garko, la setta, “Profondo Rosso” e l’ex parrucchiere agente che ora lavora a Malta. Un reportage
A questa storia manca naturalmente il finale, come la lettera nel film che tutti citano: Ultimo tango a Zagarol. Si chiama infatti così, senza la o, appunto, e questa è la prima sorpresa. Zagarolo, ridente località dei Castelli romani (anche se tecnicamente sarebbero Monti Prenestini), ritiro di divi dalla Dolce Vita in giù, rivive in questi giorni di fama nazionale perché epicentro dell’Ares-gate, cosiddetto: da anni infatti ospita la factory di Alberto Tarallo, cioè la Ares, società di produzione e compound creativo che ha formato negli anni l’immaginario mélo-impiegatizio nostro; serie e film come “Il bello delle donne”, “L’onore e il rispetto”, “Il sangue e la rosa”, tutte qui concepite, con protagonista Gabriel Garko, in Zagarolo residente (Zagarolo è il nostro album di famiglia).
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