Prima le sicurezze di gennaio: solo i fissati si coprono il viso. Poi i messaggi contraddittori degli esperti, quindi la corsa all’acquisto, con il dubbio sul modello da usare. Infine la certezza: bisogna metterla. La mascherina spiegata ai cialtroni. Fenomenologia di un nuovo mondo: il nostro
Quella che segue è la storia di una conversione, la mia. Che poi le conversioni hanno sempre il timbro dell’agiografia. Così, spesso, si insiste sulla luce che il convertito ritrova dopo il buio, dell’amore dopo l’odio. Nel mio caso non saprei se e come dividere le due dimensioni, ma fatto sta che, come in tutte le conversioni, c’è un punto di partenza: gennaio 2020, allora ero un no mask. Il fatto è che, già a gennaio, di tanto in tanto, fra i naturali assembramenti (in stazione, per strada, al parco), notavo qualcosa di strano: c’era uno con la mascherina.
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