Sposarsi il giorno prima del nuovo dpcm. Cronache da un bacio in mascherina, con lancio di riso vietato e parenti distanziati. Pacchetto rapido, molecolare o sierologico, il regalo di nozze diventa antivirus
Questo remake proprio non ci voleva. Siamo qui ad aspettare l’entrata in vigore del Decreto Ristori, mentre nessuno ha più tanta voglia di scherzare. La prima ondata era quasi divertente, abbiamo panificato e polemizzato, ci siamo finti podisti, abbiamo fantasticato su banchi a rotelle, gabbie di plexiglas in spiaggia, separé al ristorante, grigliate abusive in terrazzo. Ora si respira un clima di sorda isteria, di rassegnazione, di incazzatura ampia, radicata, diffusa. Si scivola nel lockdown lentamente, senza neanche l’adrenalina della prima volta, senza quell’aria da fine del mondo e “Invasione degli ultracorpi”, ma come risucchiati in una triste inevitabilità impiegatizia, nel tetro protocollo di errori, inadempienze, fatalità, ritardi, con una chiamata alle armi per “salvare il Natale”.
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