Senza sorprese l’emergenza Covid assevera che Napoli, per antico destino, è la città meno aritmetica d’Italia. La classifica tracciata secondo i ventuno parametri fissati con l’ultimo dpcm ha fatto della Campania una regione “gialla”, ossia della fascia di rischio più bassa; invece la realtà quotidiana del capoluogo, che è assai diversa da quella di Benevento o Avellino, le restituisce una tinta che va dal rosso scarlatto al paonazzo (con una coloritura di vergogna ancora non attribuibile precisamente). Forse per eccessiva dimestichezza con una numerologia qualitativa tutta sua, che riporta più alla sfera cabalistica della Smorfia che alla statistica epidemiologica contemporanea, Napoli sta rappresentando in questi giorni uno spiazzante mistero.
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