Il matrimonio ebraico del figlio del Rav a Williamsburg (Brooklyn), settemila riuniti in sinagoga per una celebrazione rituale clandestina a faccia nuda e senza precauzioni sanitarie mentre scuole cinema e teatri nella capitale del movimento e dell’evento sono chiusi, addormentati; le messe clandestine come estremo fenomeno di religiosità cattolica praticante nell’ambito della resistenza tradizionalista alle linee guida del Vaticano e delle diocesi; le feste clandestine tra cui quella enorme di Parigi in cui si materializza la presenza reale dei corpi umani al ballo convocato nel XIII arrondissement via web e via e-mail con indirizzo segreto: sono i segni spettrali e trionfanti di un comunitarismo spirituale, tra pentimento e divertimento, fede e incredulità, conversione confessionale e sacrilegio civile.
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