SAVERIO MA GIUSTO
Cashback? Timeback!
Altro che rimborsi, è il tempo la cosa più preziosa che questa pandemia ci ha rubato. Idee per riaverlo indietro
Marzo e aprile sono andati come sono andati. E vabbè. A chi non capita di perdere due mesi della propria vita? Specie se si sommano i ritardi ferroviari subiti durante l’anno; e quei mesi possono diventare anche tre se si aggiunge anche il tempo molle passato a scrollare il feed sul telefono. Fin qui nulla che possa turbare dei procrastinatori cronici come noi; è il motivo per cui il primo lockdown fu preso così serenamente dalla popolazione: non ci ha certo scioccati fermarci, semmai ci ha spiazzato il doverci rimettere in moto a maggio. Milano non si ferma (forse); ma il resto sì, storicamente, spesso e volentieri. Ora però anche ottobre, novembre e dicembre sono stati sciupati inesorabilmente senza che succedesse niente nelle nostre vite: nessun film visto al cinema, nessun viaggio fatto, nessun nuovo ristorante provato, nessun bacio manco rubato. Alzi la mano (igienizzata, mi raccomando) chi ha conosciuto gente nuova negli ultimi tre mesi. Appunto.
E qui cominciano a provare un certo disagio, per non parlare d’insofferenza, persino dei nullafacenti e perdigiorno come noi. Ma non basta: gennaio e febbraio 2021 già si sa che se li prende la terza ondata; e voi pensate davvero che a marzo sarà tutto come prima solo perché l’ha deciso Amadeus? Quindi, a conti fatti, mese più mese meno, avremo perso un anno delle nostre vite – se basta. Intendiamoci: non avremmo combinato niente comunque. Però avremmo avuto delle scuse. E poi ci sarebbe sempre quel problemino chiamato vita: da che mondo è mondo il tempo che ci è concesso su questa Terra lo trascorriamo per lo più mangiando, bevendo, chiacchierando e toccando cose o persone. E vivere è il più grande incentivo a qualunque cosa. Insomma: benissimo il cashback, ma secondo me riavere indietro anche un po’ del tempo perduto non sarebbe male. Quando tutto questo sarà finito, ci sarà una voglia di vivere che le 24 ore al giorno non basteranno. Toglieremo le mascherine, ma anche le mutande. Urgeranno aiuti, non solo economici. Ho un piano: rottamiamo il 2020.
Fino al 31 dicembre, tutti i possessori di calendari o agende (vale anche la app calendario sul proprio smartphone o pc) sono invitati a iscriversi a un portale di stato (possibilmente funzionante) dove dichiarare il tempo non utilizzato: chi effettivamente risulterà essere in credito (agende e calendari verranno scrupolosamente incrociati gli uni con gli altri dalla Guardia di Finanza per i riscontri di rito, e se vi beccano che avete avuto anche solo un pranzo di lavoro non dichiarato vi fanno ripagare il conto una seconda volta, mancia compresa), dicevo, avrà diritto a un rimborso di 10 minuti per ogni mese non beneficiato. A conti fatti, si può arrivare a ottenere mezz’ora di tempo. Del tipo che se sono le 16.10, e tu vuoi mezz’ora di tempo in più per chiedere il bis di panna cotta o trattenerti con chi sai tu, ma alle 17.00 hai un traghetto in partenza, attivi il bonus, il tempo si ferma per 30 minuti, et voilà. In mezz’ora si possono fare tante cose: un pasto veloce, quattro rapporti sessuali (in Italia durano in media 7 minuti), o anche solo spendere i 150 euro del cashback – in un pranzo veloce (ma luculliano) o in quattro rapporti sessuali (a buon mercato). Io la mia Moleskine 2020 non l’ho buttata: è come nuova, praticamente intonsa. Spero di riavere indietro almeno un po’ di quelle pagine bianche.