Si fa quello che si può. Non accuso nessuno, non condanno nessuno. Agli amici consiglio di saltare il Natale festoso, e la fine d’anno, ché mai come in questo caso bisognerebbe celebrare l’addio a un periodo cupo, confuso, imprevedibile. Ma so che i suggerimenti amorevoli sono come le regole, esigono alla fine tolleranza, questi e quelle. Sono per un’osservanza non cieca, rigorosa ma anche morbida in ogni sua movenza, sono per una sottomissione tranquilla, consapevole, contro i titanismi e le noncuranze. Per sé e per gli altri. Ma è un ritornello, prima che una regola. E so che si farà quello che si può, di più non si è in grado di chiedere figuriamoci ottenere.
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