La retrocessione agli anni Cinquanta di cui s’è parlato durante il primo lockdown, al nono mese di pandemia è andata ben oltre, s’è spinta fino all’Ottocento
Ricorderete senz’altro che a un certo punto delle crociate correttive contro il linguaggio, non avendo di meglio da fare e nemmeno qualcuno di cui innamorarci, stabilimmo che single era parola giudicante e crudele. Emma Watson chiedeva allora d’essere definita self partnered, e non single, di modo che si capisse che non era sola: lei stava con se stessa e ne era felice, fiera. Niente ha bastonato quella fiera contentezza più della pandemia. Ogni solitario lo sa, e ne ha avuto prova e controprova a Natale, quando s’è ritrovato a fare pensieri che non condivideva, a dirsi sottovoce e sottoterra che un salotto pieno di gatti non potrà mai sostituirne uno pieno di zie, figli, nipoti, amanti, spingendosi addirittura a riconsiderare un ex, come succede dopo certe chiacchierate con un ginecologo.
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