Gli americani e gli inglesi sono due popoli divisi dalla lingua comune”, diceva Oscar Wilde. In effetti, guardando “History of Swear Words” – la storia delle parolacce, da ieri su Netflix – si avverte ogni momento la mancanza di Shakespeare. Colui che diede alla lingua inglese un gran numero di parole nuove, oltre a una quantità di fantasiosi insulti mai sentiti prima. Ce n’è per tutti. Vi sembra un complimento “La vita è un’ombra che cammina, un povero attore che si pavoneggia e sbraita”? Non lo è, e arriva pure il secondo round: “Una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furia, che non significa nulla”.
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