Il lockdown ha fatto impazzire le persone normali e in compenso ha calmato i folli”, hanno detto i medici francesi a Emmanuel Carrère, che ha scritto per l’Obs un reportage da un reparto di psichiatria infantile. Lo ha riportato Stefano Montefiori sul Corriere e noi abbiamo letto annuendo, più rassegnati che allarmati. Due giorni fa, il Guardian ha descritto in che modo un anno senza abbracci stia condizionando la nostra salute mentale, riportando studi che dimostrano come il contatto stimoli neuroni, rilasci dopamina, migliori il nostro umore, ci aiuti a superare lo stress, ci faccia sentire integrati, lenisca l’esclusione sociale – studi che ci guardavamo bene dal prendere in considerazione quando il contatto fisico era sotto accusa, non molti mesi prima del Covid, e più che di dopamina ci dicevamo desiderosi di rispetto dello spazio personale. Nelle conversazioni private continuiamo a dircelo: questo Covid ci toglie dai piedi seccatori e mondanità, che sollievo.
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