Mi è capitato di aspettare alcune ore prima che il sistema online della Regione Lazio mi permettesse di prenotare la vaccinazione di una persona che ovviamente ne ha diritto. Per tempo ho segnalato la circostanza, con parole scherzose e garbate, su Twitter, suggerendo che si procedesse a informarci del perché e del percome, più o meno, del ritardo di funzionamento, senza mancare di complimentarmi con Abruzzo e Toscana dove questi problemi non si erano presentati. Risolto il problema dopo un cospicuo ritardo, ma risolto, ho ringraziato cortesemente. Non sono un cittadino esemplare, tutt’altro, ma nemmeno un cretino esagitato. Penso che è in atto una pandemia pericolosa senza precedenti, che molta gente deve essersi mobilitata per il mio stesso obiettivo, che Roma è popolosa assai, che i clic devono avere intasato il sito, come era successo a un certo punto per l’Inps, la Pubblica amministrazione d’altra parte ha i suoi affanni, la banda è stretta o strettina, il coordinamento generale non è del benemerito Mossad o dello stato anseatico danese, con popolazione scarsa.
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