Piccoli miracoli italiani
È la tarda età il motore della compostezza italiana
Rivolte, ma quando mai? Perché un paese vecchio è più facile da governare di un paese giovane
È l’età. È tutto merito dell’età. O tutta colpa, dipende dai punti di vista. In ogni caso è l’età l’elemento-chiave della peculiare compostezza italiana di fronte alle chiusure da virus. Quando gli amici, sapendo come libertariamente la penso, mi dicevano che presto sarebbero scoppiate rivolte, che entro pochissimo nelle nostre città si sarebbero viste le barricate, io rispondevo di stare calmi, non siamo a Milano nel 1898 o a Parma nel 1922 e nemmeno a Napoli nel 1943, oggi il nostro popolo è pieno di acciacchi e per alzare barricate bisogna avere la schiena buona, gli armadi sono pesanti da sollevare. Meglio restarsene tranquilli sul divano a guardare zia Mara, festeggiare i settant’anni di Claudio Baglioni, prendere le pillole all’ora giusta e se proprio ci si vuol concedere una novità, una botta di vita, farsi portare una pizza a casa col delivery (da ragazzi che sul divano non ci possono tanto stare). E’ tutto merito o colpa dell’età. Un paese vecchio è molto più facile da governare di un paese giovane, gli ormoni non sentono ragioni e non conoscono coprifuoco. Ai vecchi tempi chi comandava doveva entusiasmare, oggi deve soltanto sedare. C’erano una volta otto milioni di baionette, poi giustamente voltatesi contro il fanatico che le aveva mandate al massacro in faccia ai carri armati.
Oggi ci sono sedici milioni di pensionati che mai si rivolteranno contro chi, in cambio del frigorifero pieno, chiede soltanto di non fare tardi la sera. Non è una grande rinuncia, ne ho sempre visti pochi di settantenni nelle famigerate movide.
Ci sarebbero poi da aggiungere, sempre per spiegare la peculiare compostezza italiana nei confronti delle chiusure da virus, quei tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici che sono vecchi, ossia cauti oltremodo, a prescindere dall’anagrafe. Se mangi il “pane del governo”, come lo chiamava Sciascia, nemmeno contro Rocco Casalino ti rivolterai, qualora in quel momento Rocco Casalino rappresenti il governo. Dunque è l’età, è soltanto la tarda età (reale o mentale cambia poco) ad aver fatto sopportare agli italiani la Sinistra Mascherina & Tachipirina, il cui campione è ovviamente il ministro quarantenne fuori-ottantenne dentro che risponde all’antifrastico nome di Speranza (mi si consenta una nostalgia, il rimpianto per un ministro anch’egli potentino e però, quando lo conobbi, ottantenne fuori-quarantenne dentro: Emilio Colombo).
È tutto merito o colpa dell’età quanto è accaduto fra popolazioni e governi nel 2020-2021. “Il lockdown è fallito per la corruzione di chi doveva farlo rispettare” hanno detto i vescovi nigeriani, ma c’entrerà pure che il nigeriano medio ha 16 anni: come fai a tenerlo fermo?
La generale osservanza dei dpcm italiani più che dalle forze dell’ordine è stata garantita da milioni di artritici, diabetici, cardiopatici… Fosse stato per me che di anni ne ho 17, che sono sempre il ragazzo in Lambretta nera che ascoltava “Heroes”, le cose sarebbero andate diversamente, ma non fatemi parlare.
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