Il “web sentiment” è qui, prevale su tutto, anche sui criteri per farti il mutuo
I piccoli potentati social sono oramai inespugnabili. E questa è la storia di una sconfitta annunciata, senza rimedio
La profezia di Calvino parlava chiaro. “Stiamo vivendo al tempo delle invasioni barbariche. E’ inutile che vi guardiate intorno cercando di identificare i barbari in qualche categoria di persone. I barbari questa volta non sono persone, sono cose”. Questa è la storia di una resa, di una sconfitta annunciata. Non c’è più niente da fare. Siamo circondati, ci comandano, vincono anche quando perdono. Le parallele dell’internet si incontrano e molto prima dell’infinito, una dietro l’altra si susseguono notizie che dicono: è troppo tardi. Qui una breve rassegna di guai recenti nella speranza che spaventino il lettore.
Il primo caso all’estero. Una legge disperata è stata emanata in Norvegia. L’Influencer d’ora in avanti è vincolato all’onestà estetica: prima di vendere, chiarisca se ci mette la sua faccia autentica o quella aiutata dai filtri. Altrimenti multa. Vuol dire che il consumatore-account medio non è più neanche considerato capace d’intendere e di vedere. Il secondo caso riguarda Imen Jane. Eccellente autodidatta un poco fuoricorso che millantava titolo di studio (com’è sempre successo in certi paesi: da noi al meridione era un classico degli anni ’70 organizzare la festa di laurea anzi tempo a scopo bustarelle dei parenti) parte per la Sicilia per una di quelle vacanze-in-cambio-di-storie pagate dallo sponsor. In un impeto di superiorità si tenta, durante una gita presso un esercizio commerciale, di catechizzare al furbocapitalismo una povera commessa. Alla dipendente si chiede, mentre ella svolge mansioni da Ccnl (speriamo) applicato – “il racconto della storia del negozio”. Con gente in coda, a Palermo, mese di luglio, probabili trentaquattro gradi. Vogliono storytelling, Yuppies 2021, Signorina, ci prepari una crème de menthe con ghiaccio pilè.
La notizia che do per ultima è l’unica seria, altro che Imen. Iniziano a girare all’esterno documenti interni delle banche con i criteri di attribuzione del rating creditizio d’impresa. Ora c’è il web sentiment, cari signori. Le recensioni negative valgono anche per il tasso applicato. Vuol dire: se hai una piccola attività di ristorazione o nel settore alberghiero e vai in banca nel momento del bisogno, ti guardano il pedigree Tripadvisor e Booking e poi si vede se puoi avere i denari. Qualcuno scagli per favore la prima pietra, perché ormai comandano. Non sono più il popolo dell’internet, sono il potere. E’ inutile pensare di risolvere con una risatina intellettuale e la citazione di Umberto Eco. Grillo è morto, Conte quasi, ma il cinquestellismo ha vinto. Trionfa ovunque. Uno vale molto più di uno, hai voglia. Con un account puoi fare tutto. Molto più che con il tuo misero voto, caro cittadino.
I caporione dei social hanno imparato a usare il potere. Persechella97 non è più una ragazza di ventiquattro anni indietro con gli esami all’università e con parecchio tempo per postare. Persechella97 ha ottantamila follower, è l’opinione pubblica intensificata e ora lo sa. Comandare è meglio che fottere e farsi i selfie, con gli autoscatti si divertiva anni fa, ora è woke, è cresciuta. Guadagna settemila retweet con “Buttate la chiave della cella del figlio di Beppe”. Non studia legge, Persechella97. Stiamo per diventare tutti una grande giuria non legalizzata e io non mi sento tanto bene.
Questi piccoli potentati social sono inespugnabili. Avete visto che anche in caso di scandalo gravissimo non succede granché. Prendiamo il caso Imen: continuerà la florida carriera, il processo è irreversibile. Cancel culture, magari esistesse, qua non si cancella un bel niente, trovi tutti dove stavano, più forti di prima, sanguinano per qualche migliaio follower ma poi passa e tornano più forti. Le chiareferragne vivono vendono e si moltiplicano. Non c’è salvezza, non c’è rimedio. Non è la nuova generazione che avanza, dove lo prendete quest’ottimismo? E’ solo qualche milione di account che mentre fa cambiare il rating creditizio e cerca di mandare la gente in galera, se ha un quarto d’ora libero ti spiega come triplicare il tuo stipendio.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio