tra complottisti e no vax
Telegram è diventato l'ufficio di collocamento dei no pass
La galassia no vax cambia canale e sulla chat di messaggistica ne crea uno dedicato alle offerte di lavoro. Badanti, segretarie, lezioni di musica e di pilates: unica condizione, non avere il certificato verde
Per chi è ancora senza green pass e non trova lavoro per colpa dello "stato tiranno" e della "dittatura sanitaria", su Telegram c’è chi ha pensato a una soluzione. Ecco il canale Liberi di lavorare, una sorta di Banco del Mutuo Soccorso (No vax) dove si postano offerte e richieste di lavoro. Unica condizione da rispettare: non avere il certificato verde.
Il network no green pass si dirama in diversi canali: i due principali sono quelli di comunicazione e divulgazione generale e la chat nazionale; in subordine, un gruppo per regione, dove gli utenti possono scambiarsi offerte di lavoro e reclamizzare le loro competenze.
È nelle chat locali che le piccole offerte di lavoro proliferano. Nel gruppo laziale, c’è Alessandra che offre lezioni di pianoforte, Antonella che organizza eventi e matrimoni, Silvia che dopo aver perso il lavoro a causa del green pass offre sessioni di bioenergetica, Andrea che cerca due collaboratori per un non precisato “lavoro di ricerca” e Claudia, anche lei no pass, che cerca una sala e degli studenti per proseguire con i suoi corsi di pilates. E ancora, Cristina si offre come segretaria, Flavia ha posizioni aperte nel settore della sharing economy e dell’energia green. Molte le richieste di badanti senza green pass, tra i lavori più pericolosi se si considera l’elevato rischio di mortalità per gli anziani in caso di contagio di Covid-19. C'è anche una farmacia di Bergamo, che propone opportunità di lavoro a farmacisti esperti di medicina naturale. Ovviamente, “nessuna pressione per i vaccini da parte dei titolari”.
Non mancano le richieste più particolari, come quella di Irene da Modena, che offre “consulti di astrologia evolutiva”, con cui “attraverso lo studio di un tema natale è possibile capire il percorso della nostra anima in questa incarnazione”, oltre a “profumi personalizzati a base di oli essenziali”, perfetti per “affrontare particolari momenti della vita”.
Nella chat di comunicazione generale vengono ciclicamente inoltrati i feedback di chi, grazie al network, ha finalmente trovato lavoro “dopo anni di ricerche” o di chi cerca e offre impieghi, modesti e non. Ma poi, di base, quello che si trova è la solita galassia complottista e no vax che di canale in canale cerca uno spazio per raccontare "quello che i poteri forti non dicono".
Nella chat di gruppo sono molti anche i messaggi di sostegno alle varie proteste no pass sparse per l’Italia, come quella dei portuali di Trieste e Genova, così come i video di denuncia delle “malefatte della Polizia in borghese” alle manifestazioni. C’è chi si sfoga con la poesia, chi si affida alla preghiera, chi è arrabbiato e vuole dimostrarlo in piazza, chi ha paura della dittatura sanitaria, chi cerca solo un modo per guadagnarsi da vivere e chi prova ad approfittarsene con proposte di impiego più che fumose. In mezzo, i capi popolo, che provano a organizzare nuove manifestazioni di piazza in varie città d’Italia il 22 e il 23 ottobre. Con oltre 17mila persone iscritte al canale, il fenomeno è circoscritto, ma ben organizzato. Chissà se questo fine settimana ci saranno mobilitazioni o se, ancora una volta, le truppe di Telegram resteranno a casa, lasciando le piazze sparute ai giornalisti.
E ancora, non mancano meme no vax (il bersaglio preferito è il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese), ma non solo. Il piatto forte sono le teorie del complotto: chip sottopelle che rilevano il Covid-19, il mistero della Cgil chiusa di sabato, giorno dell’assalto (“Chi ha aperto la porta allora???? Meditate gente, meditate”), il presidente del Consiglio e la sua vera natura (“Il Drago non è umano”, rivela tale Federico Cimaroli), il ministro dell’Innovazione Vittorio Colao “uomo del Bildeberg” che complotta per obbligarci al 5G e molte, molte altre teorie. A corredo del tutto, i continui comunicati di noti politici no vax, come l’ex 5 stelle Davide Barillari e l’ex Lega Francesca Donato, oltre che interventi del filosofo no pass Giorgio Agamben, iniziative per “stampare moneta a casa propria" per liberarsi dal giogo dell'euro e moduli da inoltrare all’Unione europea per denunciare la “violazione dei diritti umani in atto in Italia”.
Il canale è nato il 6 agosto di quest’anno, agli albori del contestato certificato verde. L’obiettivo è “dare la possibilità, dove necessaria, di offrire e cercare lavoro in linea con i princìpi sanciti nella costituzione”. Almeno, questo è quanto scrive “uno dei componenti del team” sul suo profilo PayPal che viene postato a raffica tra i messaggi del gruppo con la richiesta di una donazione “anche di piccole somme” per sostenere l’attività della chat. Alla raccolta di fondi gli organizzatori del canale tengono molto, tanto che oltre alle donazioni digitali si può inviare denaro con versamenti Iban. A giudicare dalla frequenza con cui gli organizzatori chiedono aiuto, viene da pensare che tutta questa rete non serva per aiutare i suoi utenti nella ricerca di un lavoro qualsiasi, ma che sia piuttosto l'ennesima trappola per pescare i loro risparmi.
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