Il nuovo Calendario Pirelli mette le ruote sulla strada della musica
The Cal è sempre glam, ma è anche una riscossa del rock e del pop. Nelle fotografie di Bryan Adams il riassunto di una vita in tour, ma vista da dietro le quinte
Bryan Adams (dicembre)
Cher (maggio)
Grimes (settembre)
Chitarra (dicembre)
Iggy Pop (agosto)
Jennifer Hudson (luglio)
Kali Uchis (marzo)
Normani (giugno)
Rita Ora (novembre)
Saweetie (aprile)
St. Vincent (febbraio)
Bohan Phoenix (ottobre)
St. Vincent con un plettro griffato sulla lingua, come fosse un acido (ma ricorda anche un po' la cover del suo album Strange Mercy). Iggy Pop più iguana che mai. E ancora: Cher in camerino e il rapper sinoamericano Bohan Phoenix in piedi su un pianoforte. Sono alcuni degli scatti del rocker canadese Bryan Adams per il Calendario Pirelli 2022. Il fil rouge delle immagini di Adams – che suona da quando ha 15 anni e dalla fine degli anni novanta alla carriera di cantautore alterna quella di fotografo – è la vita “on the road” dei musicisti. "C’è una simbiosi perfetta", ha spiegato, "tra noi musicisti che siamo sempre per strada, proprio come i pneumatici Pirelli. Essere ‘On the road’ è ciò che faccio da 45 anni, il tour è la mia vita”. Nelle queste fotografie, raccolte nella custodia di un Lp in vinile, c’è “l’intensità e il fascino della vita in tour, ma pure la noia e la solitudine. Anche se immersi nella fantasia”.
Davvero troppo difficile sintetizzare in pochi scatti tutto quello che succede sulla strada, spiega Adams. "Quello che ho cercato di fare è stato quindi di rappresentarne alcuni aspetti. Per esempio, noi musicisti non vediamo mai veramente la facciata dell’edificio, ma sempre soltanto il retro: vediamo l’ingresso degli artisti, vediamo l’area del backstage, vediamo il seminterrato... si passa dall’ingresso degli artisti alla portiera della macchina a quella dell’hotel a quella del treno e poi del bus. Un sacco di porte, dunque, ma sempre di viaggio si tratta". Sul set del calendario i musicisti hanno rivissuto tutti i momenti delle loro tournée: dalla tensione prima dell’esibizione alle pause tra le prove e i concerti, dai lunghi viaggi da una città all’altra alla solitudine in una stanza di albergo.
The Cal è sempre glam, ma è anche una riscossa del rock e del pop. E l'edizione di quest'anno, dopo la sospensione del progetto per la pandemia, è un ritorno speciale perché coincide con le 150 candeline di Pirelli.
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