Edicole e balocchi
La guerra nucleare sventata dalle stelle, i tarocchi e il guazzetto al dio Adone
Chi siamo noi di fronte ai miliardi di anni di vita del cosmo? Sirio, magazine di esoterismo, spiritualità e mistero, che ci aiuta a interpretare gli archetipi divini
Sirio, magazine di esoterismo, spiritualità e mistero, di cui è appena andato in stampa il n. 463, è ormai giunto al 39esimo anno di pubblicazioni. Un’età importante, sicuro, ma che appena comincia lo sfoglio svanisce di fronte all’immensità dei tempi trattati, fin dalla prima rubrica “Svolte celesti”, dedicata ai transiti di stelle e pianeti, riportati con dovizia di coordinate in tabelle convenzionalmente definite Effemeridi. Chi siamo noi di fronte ai miliardi di anni di vita del cosmo? Non viene un po’ da chiedersi questo sapendo quando e come Chirone sarà visibile dalla Terra? Tuttavia, quest’ultimo numero, uscito il 10 maggio, lascia comunque tanti motivi per sperare nel futuro, già dalla copertina. Compare, infatti, molto visibile il titolo “Guerra atomica. La speranza delle stelle”.
C’è stata questa guerra atomica dal 10 maggio a oggi? In effetti, no. Dunque le stelle c’hanno preso. Nelle pagine interne si entra nel dettaglio e diventa chiaro il motivo: le congiunture astrali di Urano e Plutone (per chi non lo sapesse, i pianeti che regolano le esplosioni atomiche) non sono coerenti con una nuova Hiroshima. Un po’ debole come spiegazione? Di sicuro molto più dettagliata e motivata di tante altre spiegazioni ascoltate nei talk-show. Ma astronomia e astrologia occupano solo una piccola parte di Sirio e il numero si apre con un lungo articolo che stupirà sicuramente i più prevenuti: “Complotti, congiure e segreti: un’analisi storica e sociale di un fenomeno sempre più diffuso oggi, ma che affonda le radici nella caccia alle streghe da parte dell’Inquisizione e in distorsioni cognitive”. Articolo che si chiude con una scheda davvero esaustiva sulla sindrome di Dunning-Kruger cioè, in breve, la distorsione cognitiva per cui persone molto ignoranti in un campo sopravvalutano le proprie capacità. E subito accanto alla scheda – affiancamento davvero improvviso, futurista, quasi provocatorio – una pagina intera con la pubblicità dei Cartomanti della verità, solo 0,90€ euro al minuto, chiamando un 899 perché “il tuo futuro è la nostra passione”.
Capita spesso, d’altra parte, che per comprendere il pubblico di una rivista le pubblicità siano decisive. Poche pagine dopo c’è: “Portami il tuo problema d’amore. Ti insegno a risolverlo per sempre. Dimmi che potere desideri e ti insegno ad ottenerlo”, segue indirizzo internet e numero di telefono (curiosamente non un numero di telefono speciale, di quelli appositi per servizi del genere, ma un numero a dieci cifre, di quelli che abbiamo tutti) e poi ancora centri di cartomanzia professionale, raffinate collezioni di tarocchi, vendita di articoli esoterici (tra cui il “talismano della più grande fortuna e lunga vita”, il “sigillo degli angeli dei sette pianeti e spiriti”, il “talismano della ricchezza. Amuleto di attrarre denaro”) e volumi per apprendere rituali magici. A proposito di rituali magici, in questo numero si torna alla stringente attualità anche trattando del famigerato “Hex Putin” rituale controverso per fermare la guerra già al centro di diverse polemiche online e, purtroppo, meno efficace delle congiunture astrali che hanno impedito la guerra atomica. Ma, meglio ribadirlo, pur non tralasciando l’attualità, la rivista preferisce concentrarsi sulla crescita personale e sull’evoluzione spirituale dell’individuo e, quindi, la maggior parte degli articoli va in quella direzione.
Dunque, i tarocchi, l’alchimia, una dettagliata analisi del metodo Steiner, la medianità (“l’essere umano per sua natura spirituale, consapevoli o meno che ne siate, ha l’opportunità di essere un medium, un canale”), anche lo sciamanesimo in “La caccia dell’anima. Come guarire dagli squilibri energetici e dai traumi che ci fanno perdere pezzi della nostra anima secondo la sapienza sciamanica”. Nella consueta rubrica dedicata, invece, agli ingredienti dei rituali magici non tocca a buffi ingredienti da film per cialtroni come le code di lucertola, ma si analizza il finocchio. E’ particolarmente importante sapere che il finocchio è l’ingrediente protagonista del “guazzetto dell’amore personale”, una sorta di infuso che, se realizzato nell’ora planetaria di Venere e consacrato al dio Adone, può dare “grande sostegno nel processo di rinascita e trasformazione verso la piena e completa trasformazione di noi stessi” (di maggiore efficacia quando viene realizzato nei giorni del solstizio d’estate!).
Ultima rubrica da segnalare è quella dedicata agli eventi. “Sessualità sacra e mistica tantrica”, “Taro – Teoria e pratica della Taromanzia”, “Agorà Pagan Festival”, “Neopaganesimo Lgbtqia+”, i prossimi eventi imperdibili. Ciò che resta, più di ogni altra cosa, dalla lettura della rivista è il linguaggio. Qualcuno potrebbe definirlo “iniziatico” con cognizione di causa, perché ai non iniziati spesso certe frasi appaiono come lunghe sequenze di parole che hanno senso solo se prese singolarmente, ma che, nel complesso, nascondono il significato dietro una spessa coltre di fumo. Si prenda, come unico esempio, ciò che si scrive di un maestro: “Si occupa della riscoperta degli archetipi divini, come viverli nella dimensione quotidiana e sperimentarli in un percorso di crescita”. Belle parole, tutte: archetipo, divino, dimensione, sperimentare, crescita. Ma in pratica cosa significherà? Che vuol dire? Mistero. Ma, dopotutto, non è lo stesso mistero della lingua di tanti romanzi italiani di oggi? Forse anche lì, è solo colpa di noi senza strumenti per decifrare gli archetipi divini.